Panico per i recenti atti intimidatori.
Scoppia l’allarme sicurezza a Castel San Giorgio. Dopo l’auto incendiata all’ex assessore Michele Salvati, le tre auto incendiate ad Aiello ad un noto ceramista, dopo l’auto mandata in fumo ad un fruttivendolo del centro, l’incendio della vettura dell’ex consigliere comunale Aniello Gioiella getta un’ombra sinistra su quanto sta accadendo nel comune ai confini tra la Valle dell’Irno e l’Agro Nocerino. In più si scopre solo ora che prima dell’incendio della vettura di Gioiella erano state tagliati i pneumatici anche all’auto dell’ex assessore Maria Sica. Una vera escalation di fenomeni delinquenziali che espone il territorio in un vortice di paura e sospetto come mai prima d’ora.
Cosa sta accadendo a Castel San Giorgio? Perchè proprio ora? E perchè ad essere presi di mira sempre esponenti legati alla destra?
Un filo conduttore sembra collegare tutti questi eventi che sembrano segnare un’impennata proprio mentre si avvicinano le elezioni come se il clima di paura finisse per favorire qualcuno o qualcosa. Un fenomeno sul quale c’è bisogno che le forze dell’ordine indaghino subito e assicurino alla giustizia i responsabili prima che i fatti finiscano per innescare paura tra la popolazione non abituata a simili accadimenti. Lo scadimento della politica locale, l’imbarbarimento delle scelte amministrative che negli ultimi anni hanno fatto prevalere gli interessi personali a quelli della collettività, uniti alla cementificazione di tutto ciò che si può cementificare, comprese le zone agricole, ha reso di fatto Castel san Giorgio simile agli altri comuni vicini e non più un’isola felice come lo era stata nel passato. E ora si contano le conseguenze.
Furti nelle abitazioni, incendi di auto, danni alle vetture in sosta, come se fosse in atto una vera e propria guerra per il predominio del territorio. Castel San Giorgio, però, tranne che in un lontano passato, non ha mai avuto personaggi di spicco capaci di assumere il predominio delinquenziale del territorio e allora le ragioni vanno ricercate altrove.
Li dove ci sono i centri di potere, lì dove i colletti bianchi che da anni come “scribi e farisei ipocriti, rassomigliano a sepolcri imbiancati: che appaiono giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro sono pieni d’ipocrisia e d’iniquità”.
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