Al ballottaggio per evitare la morte politica. Il secondo sarà sindaco nel 2022

Entra nel vivo la campagna elettorale, oltre al delinearsi degli schieramenti in campo ed i relativi candidati sindaco, prendono forma anche le liste.

Queste ultime, al momento, in tutte le coalizioni restano delle sigle e pare che ci sia una difficoltà a riempirle. Una questione che investe tutti o quasi. Nel centrodestra, partendo da Noi con Salvini, passando per Fratelli d’Italia, sino ad arrivare a Forza Italia, mancano i nomi dei candidati al consiglio comunale: sarebbero pochi. In effetti, quest’area politica, dopo la vittoria di Torquato, è quasi scomparsa. Anche i riferimenti locali hanno abiurato. Una difficoltà evidente e che non nasconde il commissario cittadino di FI Antonio Roscia, raggiungere quota mille voti alle prossime elezioni, è già un grande risultato.

Le cose non stanno meglio in Fratelli d’Italia, di certo una situazione più rosea rispetto ai forzisti, ma che ha visto di molto ridurre la propria potenza elettorale: in questi ultimi cinque anni, in molti si sono defilati. Noi con Salvini è una incognita, fare breccia al Sud è impresa ardua. Volendo stimare la forza di tutto il centrodestra unito, su tre partiti (FI, FdI e NcS), oggi 3500 voti sarebbero pochi per qualsiasi candidato sindaco. E se da un lato i voti interessano tutte le coalizioni (costante imprescindibile), dall’altro come detto, preoccupa la composizione delle liste. Non vive in acque meno agitate nemmeno la sinistra, quella che sostiene Alfonso Schiavo, oltre ad alcune discussioni interne (come riferito dallo stesso candidato sindaco nella riunione di MDP), anche qui le liste non sono tutte complete.

In termini di voti, non si arriva a 3000 preferenze, quindi urge un altro aiuto: con MDP si potrebbero sfiorare 4000 voti. Questione completamento liste che coinvolge anche la coalizione del sindaco uscente, Manlio Torquato. Due forse le civiche pronte che fanno capo al sindaco, poi quella di Campania Libera e in via di allestimento la lista del PD. Mancano all’appello i centristi ed il Partito Socialista, entrambi in difficoltà. Nonostante queste incognite, il sostegno al sindaco parte già da oltre 6000 voti. Poi, ci sono i pentastellati: riguardo alla lista non hanno problemi. Per i grillini, arrivare ad oltre 1000 voti, sarebbe già un successo. Infine, Mario Stanzione, la sua lista identitaria e populista potrebbe raccogliere la protesta, ma volendo fare una stima, 1000 preferenze sarebbero eccezionali.

Escludiamo dal discorso, D’Angelo, Lanzetta e Galisi. Non conoscendo ancora la loro collocazione, stimare in voti, sarebbe difficile. Ma in questa tornata elettorale emerge un elemento non di poco conto: la visibilità. Chi arriverà secondo, in un ipotetico, ma non tanto, ballottaggio, avrà comunque vinto. Questo perché ci potrà solo essere un ultimo mandato per Torquato e quindi, il secondo candidato sindaco premiato dal voto, potrà avere la strada spianata per il 2022.

Dunque, non solo una battaglia per vincere le elezioni, ma è in corso anche una battaglia per essere legittimati dal popolo ad essere il dopo Torquato. A questo punto, chi non arriva secondo rischia una magra figura che si traduce in una probabilissima morte politica.

Giuseppe Colamonaco
1-SPAZIO-PUBBLICITA'

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