L’ex presidente del Consiglio comunale Mauro Iannone : «Bisogna trovare una soluzione condivisa per tutelare i residenti». Sabato pomeriggio una manifestazione di protesta davanti all’asilo nido che dovrebbe ospitare sessantasei profughi.
MERCATO SAN SEVERINO. Centro per immigrati nell’asilo nido di Valle, dopo la rivolta dei residenti scendono in campo anche le forze politiche. Forza Nuova ha programmato per sabato prossimo alle 18, una manifestazione di protesta proprio davanti alla struttura che secondo gli accordi presi tra il Comune e la prefettura di Salerno dovrebbe accogliere 66 migranti. Il gruppo politico con il suo portavoce Giuseppe Fortunato in questi giorni ha affisso dei manifesti nei quali si legge “L’asilo nido non si tocca. Valle dice no agli immigrati. No alla delinquenza. No al degrado. Prima gli italiani”. Una posizione questa espressa anche da Mariano Falcone portavoce provinciale del novimento “Noi con Salvini”. Per sabato abbiamo organizzato – dice Fortunato- una manifestazione di protesta per ridabire il nostro no alla politica governativa sull’immigrazione. Inoltre vogliamo denunciare questo vergognoso giro di affari che ruota attorno agli immigrati.
Nei giorni scorsi il segretario del Pd Patrizia Fralicciardi aveva inviato una lettera al commissario prefettizio Fulvia Zinno. “In merito – si legge nella lettera del segretario del partito democrartico – alla notizia dell’arrivo in paese di n. 66 persone, immigrati e rifugiati di guerra, che dovrebbero trovare alloggio nell’ex asilo nido di Valle di Mercato S. Severino, il Partito Democratico chiede un incontro mirato alla valutazione delle scelte a farsi. Il Partito Democratico, nella piena consapevolezza che la problematica dell’accoglienza ha carattere nazionale e investe l’aspetto umano di ciascuno di noi, ha l’obbligo di proporre un dialogo con le istituzioni per evitare che scelte non condivise vadano a danneggiare gli equilibri di questa comunità, dei residenti nelle zone immediatamente adiacenti il centro di accoglienza, per evitare che invece di risolvere un problema se ne creino due. Se gli immigrati hanno diritto di asilo politico e non sono delinquenti, essi hanno il diritto ad una degna accoglienza come chiunque, secondo i principi della pacifica convivenza e sicurezza sociale. Quindi se la nostra cittadina dovesse accogliere, come in altre realtà, immigrati pari all’1 per cento della sua popolazione, come previsto dalla normativa vigente, si deve essere pronti con alloggi appropriati, evitando di creare nella cittadina luoghi che non hanno nulla a che fare con l’accoglienza ma che ammassano, ghettizzano e mortificano sicuramente anche costoro che fuggono dalle guerre. Occorresi chiude la lettera di Patrizia Fralicciardi al commissario prefettizio – puntare ad un modello di accoglienza diffusa che si basa sulla integrazione, incrementare la presenza di forze dell’ordine nei paesi ospitanti rifugiati politici per un maggior controllo del territorio”.
Sulla stessa linea l’ex presidente del Consiglio comunale Mauro Iannone per il quale “dopo un confronto tra le parti interessate, Comune, prefettura, residenti forze sociali e politiche occorre adottare una soluzione condivisa che tenga conta delle esigenze e delle preoccupazioni della comunità locale“.
Carmine Pecoraro – Le Cronache