Gli sportelli antiviolenza del vecchio Piano di Zona S1, non sono scomparsi, o meglio, esistono ma solo nel nuovo subambito Piano di Zona S1_02.
A chiarire la vicenda l’assessore di Roccapiemonte Luisa Trezza che, in rete, pubblica tutta la cronistoria.
L’assessore scrive: “Il Piano di Zona S1 (Ente sovracomunale che comprendeva tutti i 12 Comuni dell’Agro Sarnese Nocerino e unico deputato ad erogare servizi sociali) ottiene finanziamento regionale per Centro Antiviolenza della durata di 8 mesi. Il tavolo politico -istituzionale del Piano decide di offrire un servizio più capillare sul territorio stabilendo l’ apertura del Centro Antiviolenza ad Angri e di 2 sportelli satellite a Sarno e a Roccapiemonte”. Il progetto è partito il 27 novembre 2015 ad Angri, per terminare a luglio del 2016. Trezza, aggiunge: “Partono le attività del C.A.V rivolte, in qualità di servizio di Protezione Donna Ambito, a tutti i 12 Comuni (Scafati-Angri-Corbara-Sant’Egidio-Sarno-San Valentino Torio-San Marzano sul Sarno- Pagani-Nocera Inferiore -Nocera Superiore -Roccapiemonte-Castel San Giorgio). A gennaio 2016 viene aperto materialmente lo sportello di Roccapiemonte allocato al piano primo del Centro Sociale ed aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì orario 8.30/13.30. Da gennaio a maggio 2016 partono le campagne di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole del territorio . A Roccapiemonte vengono raggiunti oltre 1000 studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado con questionari anonimi e incontri specifici. Totem informativi vengono collocati nelle Scuole e negli Uffici Pubblici. Vengono organizzati Seminari di formazione rivolti alle figure professionali coinvolte nella Rete”. Il vecchio Piano di Zona S1 ad aprile del 2016, subisce lo spacchettamento in tre nuovi subambiti con la delibera regionale n. 144: S1_01(Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio), S1_02 (Scafati, Angri, Corbara e S.Egidio ) e S1_03 (Pagani, Sarno, San Valentino Torio e San Marzano). Dopo questa divisione, il progetto degli sportelli antiviolenza continua: “Luglio 2016 si riesce a continuare la progettualità fino a dicembre 2016.
A Dicembre 2016 la progettualità affidata al vecchio ambito, ormai inesistente, finisce. Gennaio 2017 la Regione rifinanzia i Centri Antiviolenza in Campania. Il finanziamento affidato ad Angri, appartenente al Piano Sociale di Zona S1_02 non può essere fruito da altri ambiti. Gennaio 2017 gli sportelli di Roccapiemonte e Sarno la cui gestione risulta in capo a 2 nuovi ambiti sociali, materialmente vengono chiusi”. La chiusura non ha comunque coinvolto il lavoro dei centri ed i casi di violenza vengono tuttora seguiti: “A gennaio 2017, grazie alla rete creata dal progetto Protezione Donna, dalla dirigente Maddalena Di Somma, dalla coordinatrice Anna Malinconico e da tutte le Istituzioni e professionalità coinvolte, i casi di Roccapiemonte e Sarno vengono seguiti dal CAV (centro antiviolenza ) di Angri”.
gc