Ufficializzato un accordo che mette nell’angolo i dissenti.
Torquato non sarà un despota, come qualcuno lo aveva ad arte dipinto, e il sindaco non sarà succube del Pd. Potrebbe sintetizzarsi in questo modo l’incontro tenutosi ieri pomeriggio tra Piero De Luca e il commissario cittadino del Partito democratico Fabio Tamburro con l’uscente primo cittadino Manlio Torquato. Un chiarimento prima delle elezioni, dove Torquato guiderà una coalizione dove sarà presente anche il Pd.
In un comunicato stampa del sindaco si legge: «Si conferma l’intesa amministrativa e politica con il P.D. in vista delle prossime elezioni comunali. Il Partito Democratico ribadisce il sostegno al sindaco Torquato. La coalizione civico riformista e moderata si propone alla nuova sfida di governo della città nel solco del buon lavoro svolto. L’elaborazione del nuovo programma di amministrazione sarà tracciato nel rispetto dell’autonomia e del contributo di tutte le forze civiche e politiche di coalizione e delle piene prerogative sindacali».
Insomma il Pd avrà tutto il rispetto e l’ascolto possibile, rassicurando gli iscritti, e Torquato non sarà una marionetta nelle mani del democrat. Questo significa che nomi fortemente sgraditi al sindaco non ci saranno nelle liste o in Giunta, ad esempio, ma che il Pd avrà la possibilità di portare avanti tutte le sue idee propulsive per la città. «Andiamo avanti su una strada di rafforzamento della amministrazione, nell’interesse di Nocera. Abbiamo trac- ciato una strada in questi anni fatta di sacrificio e rispetto delle regole. Continueremo», ha aggiunto Torquato.
Con l’arrivo di De Luca si stringe un accordo che in realtà la stessa base storica dell’area Pd in parte già aveva stretto con il primo cittadino, mentre alcuni erano fuoriusciti da tempo anche se per problemi non tanto legati alle vicende amministrative nocerino o non solo per quelle. Tra i fuoriusciti molti volti noti che si erano visti all’incontro con il Governatore della Puglia, Michele Emiliano a Nocera Inferiore, come l’ex sindaco Antonio Romano, l’assessore Rosario Cozzolino e i consiglieri comunali Antonio Iannello e Enrico Esposito, da alcuni mesi fuori dal partito.
La fronda all’interno del Pd nocerino che tanto si era data da fare per rappresentare un attrito con Torquato non ha visto, quindi, coronare i suoi sogni di una spaccatura, vanificando i pellegrinaggi ad ogni iniziativa di Piero De Luca o nelle segreterie salernitane del partito. Un agitarsi di alcuni mesi che ha trovato sparute sponde già nel partito locale ma che sperava nella forza del recupero degli ex (quelli che erano andati via dal partito) come leva per proporsi quali candidati sindaci.
Solo che proprio quegli ex nessuno voleva recuperarli né a livello salernitano né nocerino. Cosa faranno ora gli “sconfitti”? Cercheranno incarichi di consolazione o, anche se non ufficialmente, appoggeranno il candidato di Sinistra italiana, Alfonso Schiavo? Qualcuno cercherà di fare entrambe le cose, visto che Schiavo è stato assessore nelle giunte di centrosinistra e con questi ci sono forti legami. Cosa a parte è la forza elettorale: Torquato né ha dimostrata di propria e si prospetta una riconferma, per i dissidenti si parla di molto meno di mille voti. La battaglia è aperta.
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache