Per il neonato morto ginecologo e ostetrica sono sott’inchiesta

Tra le concause il bimbo troppo grande. Per ora l’autopsia non fornisce certezze. La causa più probabile della morte un’asfissia ma saranno necessari gli esami istologici.

NOCERA INFERIORE/ANGRI. Una probabile asfissia la causa del decesso del neonato morto venerdì pomeriggio all’ospedale “Umberto I”. L’esame è stato eseguito ieri mattina usul cadavere del piccino che non presenterebbe alcun segno evidente di anomalie meno che mai di emorragie.
Saranno quindi necessari gli esami istologici sul corpicino, nello specifico sulle parti prelevate dal medico legale Giovanni Zotti che ha eseguito l’esame su incarico del pubblico ministero Amedeo Sessa.

Lo stesso esame sarà esteso anche al cordone ombelicale e alla placenta della mamma poiché in questi casi possono causare la morte anche problemi a queste due parti.
Non si esclude nemmeno una cardiopatia o altre malattie addirittura al momento non si può nemmeno stabilire con esattezza il momento del decesso, se, cioè, il piccolo sia morto prima di essere partorito o immediatamente dopo. Occorreranno quindi circa 60 giorni per stabilire esattamente le cause del decesso, dopo l’esame al microscopio delle parti prelevate.

Per ora sott’inchiesta ci sono il ginecologo che ha assistito e l’ostetrica che hanno assistito nelle ultime ore la partoriente.
Il bimbo era nato nelle ore pomeridiane, dopo che la mamma era arrivata attorno all’una di venerdì. Il peso del bimbo era di quattro chili,
quindi molto pesante e potrebbe anche trattarsi di una macrosomia fetale o di una distocia di spalle (una complicazione improvvisa del parto di un feto in presentazione cefalica, caratterizzata dalla mancata espulsione delle spalle dopo la fuoriuscita della testa, in altre parole si verifica quando la testa fetale è già disimpegnata e le spalle sono fisse e non possono disimpegnarsi).

Grande commozione per la morte del piccolo anche ad Angri, città dove risiede la madre.

Gianfranco Pecoraro – Le Cronache
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