Da tre mesi l’isola che non c’è. Non si sa dove smaltire i rifiuti

E’ stop per gli ingombranti e gli speciali.

I cittadini di Castel San Giorgio da oltre tre mesi non hanno dove sversare i rifiuti speciali, piccoli e grandi elettrodomestici, materiale elettronico. Grazie agli aumenti decisi dalla giunta Sammartino e dall’assessore all’Ambiente Maria Giovanna Di Leo, i cittadini di Castel San Giorgio pagano la bolletta sui rifiuti circa il 40% in più per ricevere un servizio in meno.

Non c’è che dire, il sindaco, uomo di fiducia di Andrea Donato e l’assessore woman mille e passa preferenze, hanno dimostrato che forse il nuovo è peggio del vecchio, almeno nella gestione quotidiana. E a tutto questo si è poi aggiunta la gestione commissariale che ha impiegato circa sei mesi per comprendere come qualche dirigente consigliasse cose sbagliate per il bene della comunità.

Cosi dopo il sequestro ad opera dei nu- cleo speciali dei carabinieri dell’isola ecologica alle spalle del cimitero, per mettere a norma la quale la Regione aveva stanziato 170mila euro e che Sammartino ha gentilmente restituito al mittente, i cittadini di Castel San Giorgio sono rimasti senza isola ecologica. Da tre mesi ormai. Eppure appena arrivo a Castel San Giorgio il commissario prefettizio in men che non si dica evacuò residenti di Santa Croce per mettere in sicurezza il costone pericoloso, decise di aggiustare il ponte sulla ferrovia, decise di mettere ordine a Villa Calvanese. Tutte opere ben più costose e faticose che rimettere a norma una isola ecologica.

Perchè non profonde ora lo stesso impegno per evitare che i cittadini tengano nelle loro case i rifiuti speciali da smaltire? Bah, mistero della fede. Certo è che con il costo delle bollette sulla Tari i cittadini di Castel san Giorgio si aspetterebbero qualcosa in più da un servizio che dovrebbe essere efficientissimo. Ed invece! Niente più buste, niente più isola ecologica, ma più soldi da spillare ai cittadini. Ai cittadini, però, non alle industrie. Quelle non andavano toccate e neanche ora si devono toccare. Infatti se l’ex assessore di Sammartino era la nipote di un industriale che ha un contenzioso per il pagamento di parecchi soldi al Comune proprio per i rifiuti, perchè la gestione commissariale non recupera quei soldi?

Perchè non si riapre l’isola ecologica mettendola a norma? Il rischio è grande. I cittadini potrebbero cominciare a sversare questi rifiuti speciali dove capita e il costo in termini di inquinamento sarebbe davvero enorme. Ma questo sembra poco importi. Mancano tre mesi alle elezioni. Il problema se lo sbrigherà il prossimo sindaco. A pagare intanto restano i cittadini di Castel San Giorgio.

Gianfranco Pecoraro – Le Cronache
SPAZIO-PUBBLICITA'

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