Cantone sulla graticola. Delibera su Coscioni, ora si valuta il ricorso al Tar

Il dg poteva essere già sottoposto ad indagine al momento della nomina.

SALERNO – Rischia il posto il manager del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. L’avviso di “sfratto” è giunto direttamente dal presidente Vincenzo De Luca, dopo il rinvio a giudizio per presunte false attestazioni. Nei corridoi della direzione generale si sarebbero già visti alcuni dirigenti regionali del calibro di Antonio Postiglione, già commissario dell’Asl di Salerno ed attuale numero 1 del settore sanità. Per ora, in attesa di approfondimenti, la posizione di Cantone resta in stand-by.

Negli uffici regionali si cercano le carte relative alla valutazione dei titoli di Nicola Cantone, prima della nomina firmata dal governatore De Luca.
Stando ai fatti l’avvocato poteva essere già sottoposto ad indagine al momento del decreto presidenziale prima come commissario e poi come direttore generale della struttura ospedaliera ed universitaria di via San Leonardo. Ma al di là dell’aspetto giudiziario intorno alla figura di Cantone non manca la bufera politica a partire dall’atto aziendale appena approvato che ha spacchettato uno dei reparti più delicati del Ruggi piazzando come primario facente funzioni Enrico Coscioni, consigliere politico alla sanità di Vincenzo De Luca.

Tra l’altro non è escluso che la delibera di nomina dei primari nella quale compare anche Coscioni possa essere impugnata o dai medici o dai sindacati. La voce è sempre più insistente e non si esclude che la vicenda possa arrivare davanti al Tar.

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