Stipendi a metà e 300 famiglie a rischio disoccupazione. Arrivano anche i carabinieri. Dopo l’occupazione degli uffici amministrativi il gruppo nel mirino dei dipendenti.
Alla base dell’occupazione degli uffici dell’ala amministrativa da parte del personale del Centro Medico di Riabilitazione ‘’Villa Silvia’’ sito nel pieno centro del Comune di Roccapiemonte c’è il parziale pagamento della mensilità di dicembre 2016 dovuta alla ritardataria approvazione del bilancio societario dell’anno 2015 della ‘’ Silba S.p.a’’ avvenuta solamente lunedì 16 gennaio 2017.
Secondo quanto riportato dalle nervose voci di coloro che hanno protestato occupando la struttura per tutta la giornata del 27 gennaio dove si è reso necessario l’intervento dei militari dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Castel San Giorgio, solo il cinquanta per cento dello stipendio dovuto per l’attività lavorativa svolta nel mese di dicembre è stato versato a causa, sembrerebbe, della cordata facente capo al gruppo De Falco, titolare del cinquanta per cento delle azioni della Silba S.p.a, che si oppone al piano di riassetto societario, ostilità che dunque avrebbe causato il ritardo nell’approvazione del bilancio 2015 e che come conseguenza ulteriore ha prodotto stipendi monchi e occupazione della clinica.
Stando ai verbali pubblici, numerosi ed accorati gli appelli delle sigle sindacali Cisl e Uil che si sono susseguiti nel corso dei mesi per un rapido varo del bilancio 2015, dai quali sembra emergere il mancato supporto della cordata De Falco al riassetto societario al quale tutti i dipendenti delle strutture gestite dalla Silba S.p.a hanno aderito. Nei mesi precedenti Cisl e Uil nell’invito al cessare le ostilità sono stati supportati anche dagli interventi del Primo Cittadino del Comune di Roccapiemonte che ben conoscendo il valore medico, sociale ed economico delle strutture presenti nel suo Comune tiene ad una sana gestione delle stesse che garantiscono posti di lavoro a molti suoi concittadini.
La ‘’Silba S.p.A’’ infatti presente sul territorio della Provincia di Salerno dal 1938 è titolare nel Comune di Roccapiemonte di due cliniche, il su citato Centro Medico di Riabilitazione ‘’Villa Silvia’’ e la Casa di Cura ‘’G.F.Montesano’’ che si aggiungono alla struttura sita in Cava de’ Tirreni, Centro Medico di Riabilitazione ‘’ Villa Alba’’, strutture nelle quali trovano accoglienza persone affette da disabilità psichiche e fisiche che si ritroverebbero senza il luogo che li ha visti, in alcuni casi, attraversare ogni fase della propria esistenza, se le diatribe societarie continuano a tenere campo.
Danneggiati, già lo sono i dipendenti, risulterebbero anche i soggetti terzi che collaborano con le strutture, registrando un importante danno economico dal quale ne discenderebbero anche di sociali. Una società sana che dal 1938 e solo negli ultimi anni, come tante della penisola italiana pur essendo provata dalla crisi rimane al fianco delle famiglie degli ‘’ospiti’’, non ‘’degenti’’ o ‘’pazienti’’, tengono a specificare i dipendenti, non merita la chiusura, sarebbe un colpo letale con echi economici che vanno ad inserirsi in un già precario quadro di crisi che fatica ad abbandonare i nostri territori.
L’invito ulteriore è dunque all’oculatezza nelle scelte societarie gettando lo sguardo al di la dei dissidi interni, tenendo presente ed a cuore lo sorti di circa 300 famiglie e di tutti coloro che ogni giorno vengono accuditi dal personale capace e qualificato.