Ma per i medici si tratta di un falso e pericoloso allarmismo. Migliaia di telefonate ai presidi sanitari, la dottoressa Tavernise: «Giusto vaccinarsi ma non c’è tutta questa urgenza». Le spiegazioni.
Il telefono non smette un attimo di squillare nella sede dell’Asl di via Vernieri. Già solo a richiedere informazioni sono più di cento persone al giorno, chi per il figlio ancora adolescente, chi per il nipote, chi per se stesso. I casi mortali di meningite hanno portato un allarme diffuso anche tra i cittadini di Salerno. Ormai, tutti vo- gliono vaccinarsi.
Una urgenza questa che, a domandare ai medici dell’Asl Salerno, sembrerebbe ingiustificata. «Statisticamente parlando non c’è stata alcuna variazione dell’incidenza della malattia tranne che nella regione Toscana. Purtroppo ci sono sempre stati casi mortali e, senza ombra di dubbio, è importante la vaccinazione che noi dell’Asl Salerno raccomandiamo e consigliamo. Ripeto, però, che non c’è da allarmarsi in Campania» afferma il dottor Giuseppe Morabito.
Questa sorta di psicosi dilagante in città ha quasi comportato un ‘esaurimento’ di scorte dei vaccini. La situazione, tuttavia, sembra essere sotto controllo. Ci sono ancora circa centocinquanta dosi per le vaccinazioni contro il meningococco C e, in questi giorni, dovrebbero arrivarne altri lotti, già richiesti con un fax di rinforzo, oltre ai lotti di vaccini contro il meningococco di tipo B ed il vaccino tetravalente. «C’è molto allarmismo e lo notiamo palesemente anche se non c’è motivo per essere così preoccupati qui in Campania e a Salerno nello specifico. Non c’è stato nessun caso segnalato nel nostro distretto. Noi, normalmente, a tutti i bambini tra il tredicesimo e il quindicesimo mese di vita e agli adolescenti tra gli undici e i diciotto anni effettuiamo gratuitamente il vaccino. Adesso c’è una sorta di emergenza perché siamo anche nel passaggio tra l’anno vecchio e il nuovo ma le nuove scorte per tutti i tipi di vaccino sono in arrivo» afferma la dottoressa Carmela Tavernise.
I medici si profondono in spiegazioni il più chiare ed intellegibili possibili anche se la fila di persone, tra famiglie con passeggini, signore di mezza età, adolescenti accompagnati dai genitori, è abbastanza difficile da gestire. Ognuno con i propri dubbi, le proprie perplessità, la voglia di comprendere e di essere rassicurato. Non contando chi vuole ottenere informazioni telefoniche.
Solo nella giornata del 3 gennaio quasi 40 vaccini effettuati da due delle dottoresse dell’Asl ed una buona parte contro il meningococco.
Di questo, i media ovviamente devono prendersi la loro quota di responsabilità. «Il messaggio che deve assolutamente passare è che è giusto vaccinarsi ma non c’è questa urgenza. Non deve esserci questo allarmismo» ci tiene, in ultimo, a sottolineare la dottoressa Tavernise.
Annarita Caramico – Le Cronache