Il cugino Raffaele Sellitto aveva capito tutto e da mesi si era allontanato. Franco Longanella, già sindaco della cittadina, non si fida di Paola Lanza e Carlo Spinelli e per la fascia tricolore lancia in sordina il figlio Walter.
CASTEL SAN GIORGIO. Mancava Longanella e l’anziano ex sindaco ha deciso di rompere gli indugi e far trapelare che il vero candidato a sindaco dell’area opposta a quella di Andrea Donato e Pina Esposito è proprio Walter, il figlio.
Una settimana fa in una cena in un noto locale sulle colline tra San Giorgio e Siano tra le tante analisi politiche una cosa è apparsa chiara a tutti. Le file degli ex longanelliani si stanno riorganizzando perchè l’anziano ex sindaco non sembra avere nessuna volontà di appoggiare Paola Lanzara.
Cosa sia restato a Longanella di quella che fu una corazzata affondata, però, non si capisce. Paola Lanzara oramai corre per se stessa, Michele Salvati ha scelto altri lidi (ed entrambi furono primi e secondi eletti di quella lista). Antonino Coppola è già alla destra di Andrea Donato. Giuseppe Alfano e Raffaele Sellitto si fanno fotografare felici e sorridenti con Andrea Donato. Con Pina Esposito decisa a portare avanti il suo discorso di rinnovamento, con Paola Lanzara che non ha intenzione di fare passi indietro e con un centrodestra che ha deciso di contarsi nel bene o nel male, le prospettive per l’ex sindaco non sono delle migliori.
Anche perchè all’indomani della vittoria su Donato voleva rappacificare il paese, cosa che i cittadini chiedevano, ma ha finito per seminare ancor più vendette. E chi semina vendette non riesce a raccogliere granchè …..e i risultati del 2015 sono sotto gli occhi di tutti. Mentre si attende cosa deciderà Manuel Capuano (anche lui presente alla cena) o Antonio Fasolino (fino a qualche settimana fa candidato a sindaco ma di fatto sconfessato da Longanella) o il futuro di Carlo Spinelli tirato in ballo da Longanella, ma pronto ad essere gettato dalla rupe Torpea per fare posto al figlio e anche perché la candidatura a sindaco di Spinelli è comparsa anche sul tavolo del centrodestra.
Bisogna dare atto a Raffaele Sellitto che forse aveva visto giusto tutto fin dall’inizio. Lui che da cugino di Longanella pensava fosse giunto il suo turno aveva capito prima degli altri che il nepotismo è un virus per il quale non c’è antibiotico. E lo stesso ha fatto Giuseppe Alfano che da tempo ha preso le distanze da Longanella avendo capito prima degli altri che nel 2015 l’ex sindaco voleva fargli terreno bruciato intorno. Sellitto e Alfano si stanno guardando intorno ma sarà molto difficile che torneranno con Longanella.
Come pure Michele Salvati già invitato dallo stesso Longanella a dialogare o a entrare nel gruppo, o come qualche professionista, assessore di Sammartino, chiamata proprio da Walter Longanella per far intravedere addirittura la poltrona di vicesindaco. Il centrodestra invece attende il 28 gennaio quando tornerà da Cuba Massimo Barba. Solo allora sarà ufficiale la candidatura a sindaco ma sia Salvati che Gioiella sembrano aver messo da parte le tensioni e sembra stiano collaborando per allestire una lista per giocarsi la partita.
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache