A luglio erano già finiti in manette Giuseppe Alfieri e Simone Criscuolo. Le indagini partite dopo la denuncia della madre della vittima. Salvatore Umile di Scafati e residente a Nocera Inferiore ha partecipato all’iniziazione di un minore nel centro massaggi di Cava de’ Tirreni.
Ha partecipato alla violenza sessuale di gruppo consumatasi in un centro massaggi a via Talamo di Cava de’Tirreni: in manette il 72enne Salvatore Umile originario di Scafati e residente a Nocera Inferiore. Il 72enne è stato identificato nelle scorse settimane.
Insieme a Giuseppe Alfieri, 51 anni, titolare del centro massaggi dove sarebbe avvenuta la violenza e, a Simone Criscuolo 49 anni di Vicenza avrebbe partecipato alla violenza ai danni di un minorenne metelliano.
L’arresto del 72enne, per il quale il Gip ha disposto i domiciliari, è stato eseguito ieri mattina carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore.
L’inchiesta della Procura fu aperta a seguito della denuncia presentata dalla madre della vittima e affidata al Sostituto procuratore Elena Guarino. Ascoltato il ragazzo fornì un dettagliato racconto di quanto aveva subito. Le violenze ai danni del 17enne sarebbero all’interno del centro massaggi centro massaggi di Cava de’ Tirreni tra l’ottobre 2015 e l’aprile 2016.
Nel luglio scorso, le attività investigative avevano consentito di trarre in arresto, per le stesse violenze, Giuseppe Alfieri e Simone Criscuolo i quali, in concorso con l’anziano nocerino fino ad ora rimasto ignoto, avevano attirato l’adolescente all’interno del centro massaggi e, dopo averlo legato, lo avevano costretto a turno a subire atti sessuali.
Addirittura, stando al racconto del giovane, pare sia stato organizzato un vero e proprio festino di iniziazione del 17enne con tanto di cartello di benvenuto. L’incessante lavoro investigativo, mai interrotto data la gravità dei fatti contestati e sviluppato, oltre che con attività tecniche anche con numerosi servizi di osservazione e pedinamento svolti sul territorio, ha consentito di giungere all’in- dividuazione dell’anziano e a ricostruire a suo carico un quadro gravemente indiziario.
Secondo la ricostruzione dei fatti pare che l’anziano arrestato ieri mattina abbia avuto un ruolo marginale nella vicenda, sembrerebbe che si sia limitato a masturbarsi mentre gli altri avrebbero violentato il minore.
Giuseppe Alfieri, attualmente ai domiciliari, sentito dal gip del tribunale di Salerno Berni Canani e dal pm Guarino, si difese dalle tremende accuse affermando di non aver mai mai abusato sessualmente del 17enne, che credeva fosse maggiorenne, e che avrebbe riservato a quest’ultimo solo dei massaggi più intimi ai quali non si sarebbe sottratto.
Infine il 51enne ha negato di aver minacciato il ragazzino, che si sarebbe recato spontaneamente e più di una volta all’interno del centro massaggi di via Talamo.
Il racconto choc del giovane e la denuncia della madre fecero scattare l’inchiesta.
Segregato in una stanza, legato a un letto e stuprato, mentre in lacrime implorava di non farlo. È il racconto choc di un 17enne che portò, a luglio scorso, a due arresti, a Cava de’ Tirreni e a Vicenza, per una violenza sessuale di gruppo in un centro massaggi di via Talamo, nel cuore della cittadina metelliana.
I carabinieri hanno eseguito l’arresto per i reati di violenza sessuale di gruppo su minore e realizzazione di materiale pedopornografico, perché quello stupro sarebbe stato anche filmato, come era già accaduto per altri abusi sessuali di cui lo stesso ragazzo, e un suo amico sedicenne, sarebbero stati vittima nei mesi precedenti.
Ad Alfieri sono infatti contestati anche ulteriori episodi, massaggi erotici in cui avrebbe coinvolto i due minori con la scusa di realizzare video promozionali per la sua attività e che poi risultano sfociati in palpeggiamenti e masturbazioni.
Pina Ferro – Le Cronache
foto dal web