Cadono le aggravanti peggiori: in 12 ai domiciliari e due liberi

L’altra storia, inchiesta ridimensionata, ma non del tutto.

NOCERA INFERIORE. Cade l’aggravante mafiosa e l’associazione per delinquere di stampo camorristica viene riqualificata in associazione per delinquere semplice. Per l’inchiesta sulle guerre per lo spaccio di stupefacenti negli ultmi sei mesi in città rimangono in carcere i fratelli Mario e Francesco D’Elia, Marco Iannone, Mario Tortora, Camillo Fedele, Giuseppe Petti, Michele Cuomo.
In 12 sono andati ai domiciliari: Luigi Cuomo (fratello di Michele) Domenico Rese, Antonio De Napoli, Mario Passamano, Luigi Vicidomini, Leontino Cioffi, Riccardo Siani, Giuseppe Bergaminelli, Giuseppe Abate, Mario Stanzione e Carmine Cuomo. Sono stati liberati; Raffaele Mellone e Mario Comitini.

Per il gruppo Bergaminelli-Abate, è caduto l’ìassociazione per lo spaccio didroga. Per la Dda che il sette dicembre scorso aveva eseguito 21 ordinanze cautelari in carcere, i Cuomo, più Passamano, più il gruppo d’Elia e poi gli Abate e i Bergaminelli erano tre gurppi criminali operanti a Nocera Inferiore e dediti a numerosi reati. A fronteggiarsi quelli capeggiati dai fratelli Michele e Luigi Cuomo e Mario Passamano, detto anche “quelli di Casale nuovo”, “quelli di Piediomonte”, capeggiati da Francesco D’Elia e il gruppo di Giuseppe Abate e Giuseppe Bergaminelli, volti noti alle forze dell’ordine. Il gruppo armato dei Cuomo era notevolmente aggressivo, non solo era particolarmente attivo nella indebita appropriazione e commercializzazione di autovetture di illecita provenienza, ma secondo gli investigatori era soprattutto dedito ad una incessante attività di controllo del territorio delle piazze di spaccio della zona.

I componenti del gruppo si sarebbero resi responsabili di pestaggi in pubblico, aggressioni esemplari ed utilizzo indiscriminato della violenza armata, ogni qualvolta il loro ruolo sul territorio ritenevano venisse messo in discussione.L’episodio scatenò una caccia all’uomo tra componenti dei gruppi avversi, armati e pronti allo scontro, che durava tutta la notte si terminò solo la mattina seguente con la telefonata di
pacificazione registrata dai militari del Ros, tra membri apicali del gruppi, ispirata dalla notte che “aveva portato consiglio”, che riusciva a far tornare improvvisamente la pace la saggezza da tutti i protagonisti di quella notte di follia.

Le indagini dei Ros hanno ricostruito l’egemonia dei Cuomo sul territorio. Le indagini condotte dalla Mobile della Questura di Salerno e del commissariato di Nocera Inferiore. Le attività condotte in seguito alla violenta sparatoria del 5 ottobre 2016 hanno portato al fermo di indiziato di delitto nei confronti di Marco Iannone e Mario Tortora eseguiti il 30 ottobre. C’è poi il terzo gruppo armato dedico al traffico e allo spaccio di stupefacenti, attivo nel rione Piedimonte, e facente capo a Giuseppe Bergaminelli e Giuseppe Abate (figlio del noto boss Mario Abate).

Bergaminelli fu arrestato per il possesso di una pistola 9 x 21 con matricola abrasa, avvenuto il 2 ottobre nei locali della pizzeria presso la quale lavorava Abate. I gruppi sarebbero quelli legati a Michele e Luigi Cuomo e Mario Passamano, con Antonio De Napoli, Domenico Rese, Luigi Vicidomini, Leontino Cioffi, Raffaele Mellone, Diego Landino, Mario Tortora e Marco Iannone. Gruppo legato a Mario e Francesco D’Elia con Marco Iannone, Mario Tortora, Camillo Fedele e Giuseppe Petti, poi alelateisi tra loro.
Terzo gruppo per Giuseppe Abate,Giuseppe Bergaminelli,Giuseppe Stanzione, Riccardo Siani e Carmine Cuomo.

Le Cronache
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