Dopo l’inchiesta dei Nas ecco le foto che provavano la gestione dei pazienti utilizzati per preparare il letto per la notte agli infermieri ed operatori Gli stessi omettevano di assistere i malati trascorrendo i turni notturni a dormire, con i tavoli della mensa trasformati in letti.
Come sono trattati i pazienti di Villa Chiarugi?
Oggi, siamo certi, alla luce dell’inchiesta poi archiviata dal Gip, bene. Nulla a che vedere dalle accuse e soprattutto dalle foto consegnate dagli investigatori e che sono in alto. Non accuse generiche ma supporti fotografici e chissà se esiste anche un video.
Comunque, si legge, “gli ausili video/telecamere, permettevano altresì di accertare che all’interno della struttura i pazienti venivano maltrattati ed abbandonati ed in caso , anche “percossi. A turno – e per alcuni quotidianamente – veniva imposto di eseguire le mansioni deputate ai ausiliari della clinica (OSA – OSS) consistenti in precise attività lavorative, riducendo gli ospiti al servilismo, o peggio alla riduzione in schiavitù, con manifesta disgustosa consuetudine del personale in servizio, di usare i pazienti come forza lavoro e per le pulizie, consistenti: nel preparare il letto “per la notte” agli infermieri ed operatori sanitari; abbandonare i pazienti durante il turno di notte….preparandosi il letto nella sala comune….o meglio nella piccola cucina, (poco igienico)…portando dentro tavoli e materassi e chiedendo la porta per non essere disturbati! O fuori nella sala, alla vista di tutti ed incuranti del grave abbandono dei pazienti.
Pulire con le mani il pavimento bagnato, per paura di ricevere rimproveri o percosse dai “soggetti” di dubbia costituzione professionale, …..che avevano appena lavato”. Ma non solo: le riprese video o le foto facevano rilevare che “Compiti e doveri di esclusiva “pertinenza” degli operatori sanitari ed infermieri della villa Chiarugi, i quali obbligavano i pazienti a tale incombenze, in visibile sottomissione “in alcuni casi ricompensando gli stessi”, (es. sigaretta, caffè alla macchinetta, ecc.), approfittando della debolezza morale “non psichiatrica” dei soggetti, alcuni anche in posizione ingiustificata di “sequestro” all’interno della clinica; omettevano di vigilare ed assistere i malati, trascorrendo i turni di notte a dormire ed obbligando i pazienti a non lamentarsi e fare silenzio ed in alcuni gravissimi casi visionati, a non rispondere o alzarsi se il malato chiama.
L’abbandono dei pazienti è dimostrato – affermano ancora gli investigatori – altresì da un filmato sconcertante, in cui, un paziente, in modo violento picchia un altro paziente alla presenza degli altri malati, nonché – caso gravissimo – alla vista del personale in servizio “infermieri ed operatori sanitari”.
Ora, al di là della vicenda giudiziaria e dei suoi sviluppi, credo che sia lecito chiedersi quali provvedimenti la proprietà ha ritenuto di adottare nei confronti di quei dipendenti immortalati e accusati dai Nas che conducevano le indagini.
L’auspicio è che tutto questo abbia portato ad un miglioramento della vivibilità dei pazienti ricoverati all’interno di Villa Chiarugi.
Le Cronache
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