Un garage trasformato in una tavernetta, nei guai il dirigente

Una denuncia svela nuovi retroscena negli affari sangiorgesi.

CASTEL SAN GIORGIO. Garage trasformati in tavernette senza cambio della destinazione d’uso e chiaramente senza la comunicazione di dichiarazione di inizio attività quando si sono svolti i lavori. Scoppia l’ennesima bomba a Castel San Giorgio riguardante i massimi dirigenti comunali. Dopo l’architetto Antonella Mellini coinvolta nello scandalo dei furbetti del cartellino è ora la volta dell’abitazione in uso al ragioniere capo del Comune il responsabile dei servizi finanziari Angelo Grimaldi. Secondo una informativa che ha fatto scattare i controlli dei vigili urbani e secondo il sopralluogo eseguito dagli stessi vigili urbani, due box-garage sarebbero stati trasformati in tavernetta senza aver prima denunciato il cambio di degnazione d’uso.

Angelo Grimaldi, da sempre vicino alle posizioni del Pd di Andrea Donato, con un passato anche da assessore a Roccapiemonte, come tecnico, ma comunque vicino al Pd, è quello che veniva considerato un inattaccabile dai politici locali. L’uomo buono per tutte le stagioni anche per quella dell’attuale commissario prefettizio al quale è legato da un vecchio rapporto di comunanza scolastica. Sempre lo stesso Grimaldi nel passato fini anche in un’inchiesta, dalla quale ne è uscito pulito, riguardo le guardie ambientali utilizzate dalla giunta Donato. E sempre lo stesso Grimaldi è anche al centro di una indagine della Corte dei Conti, insieme a gran parte della giunta Longanella e alla segretaria comunale, per l’applicazione del cosidetto art. 110, l’alta professionalità, applicata all’ex comandante dei vigili urbani, Giuseppe Contaldi, all’epoca della prima assunzione senza laurea (conseguita successivamente).

Insomma, la denuncia dell’abuso edilizio, sul quale ovviamente sembra essere stato disposto una sorta di segreto di Stato, squarcia il velo su un dirigente di altissimo livello che da circa trent’anni, di fatto, regge la “borsa” del Comune di Castel San Giorgio svolgendo anche una sorta di ruolo di consigliere e da tutti considerato tra i pochi dirigenti vicini anche all’attuale commissario pre- fettizio.
Probabilmente l’abuso potrebbe essere sanato. Insomma sembrano essere davvero pochi i dirigenti a Castel San Giorgio che non nascondano qualche scheletro nell’armadio e piano piano le tombe stanno per essere tutte scoperchiate. Dirigenti coinvolti in scandali per la timbratura del cartellino, ex sindaci con procedimenti in corso per case abusive, altri dirigenti sotto indagini per aver scritto lettere anonime, ora il massimo dirigente alle prese con un abuso edilizio, funzionari che nominano le sorelle in cause di so- cietà in house e ancora tante altre piccole vicende degne di povere cose.

Verrebbe da riprendere una frase sacra di Gesù riportata dal Vangelo di Matteo, al capitolo 23: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati… ” ”Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità”.
E Gesù non era mai stato a Castel San Giorgio!

Gianfranco Pecoraro – Le Cronache
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