Smog, dati allarmanti, pronti provvedimenti di limitazione del traffico

A Nocera Inferiore, riscontrati alti livelli di polveri sottili e altri inquinanti, registrati dalla centralina di via Nola, nei pressi della scuola media “Solimena”.

NOCERA INFERIORE. Dati allarmanti riguardo alla qualità dell’aria, le ultime registrazioni della centralina Arpac in via Nola (nei pressi della scuola media “Solimena”), preoccupano e non poco. I valori superano la norma e su questa vicenda il consigliere comunale Antonio Cuomo ha chiesto una interrogazione in consiglio comunale. Un problema non nuovo nel nostro territorio, già ripetutosi lo scorso.
Ultimamente Legambiente ha pubblicato un proprio un dossier sulla qualità dell’aria e la Campania non ne esce bene.

I PROVVEDIMENTI PER IL TRAFFICO.
Il sindaco Manlio Torquato ha dichiarato che sono pronti ulteriori provvedimenti di limitazione del traffico cittadino oltre all’isola pedonale istituita nel centro anche in via Barabarulo e via Garibaldi. Una limitazione del traffico che, precisa il sindaco, non può pensare di bloccare completamente la circolazione stradale della città. L’area in cui è situata la centralina si trova nei pressi della trafficatissima via Atzori, la cosiddetta Nazionale, e a ridosso dell’autostrada e soprattutto della barriera autostradale sulla A3 Napoli-Salerno, un’area, quindi, al centro della città.

I DATI
In questo dicembre, ad esempio, sabato 10 è stato registrato un picco altissimo pari a 373 di biossido di azoto (cosa frequente) e addirittura 133 di pm10, superando alcuni dati di Torino, Milano e Napoli. Giovedì della scorsa settimana il biossido di azoto è arrivato a 348, siamo ormai a 23 giorni superamento soglie l’anno (il limite consentito è di 18) e per il pm10 ormai 33 superamenti su 35 consentiti. Il pm 2,5 ancor più pericoloso è 39ug/m3, ricordiamo che il limite da non superare in media è 25. Pure il benzene tocca picchi di 12 e più, pur tenendosi nella media dei 5 annui. Sulla pagina www.arpacampania.it/web/guest/1184 è possibile visualizzare i dati Arpac che interessano direttamente la centralina della scuola “Solimena”.

Per fortuna, martedì ha piovuto, ma i dati degli ultimi giorni da inizio dicembre, rilevano in particolare picchi alti di: Pm10 (in alcuni casi il doppio della soglia limite di 50ug/m3 con superamenti ormai prossimi entro al limite delle 35 volte stabilite per legge che comunque sono una soglia dalle maniche larghe). Il picco di 133 è perfino superiore ai valori registrati nelle grandi città italiane, dove sono stati presi provvedimenti di divieto al transito dei veicoli maggiormente inquinanti con ampliamento aree a traffico limitato e potenziamento mezzi pubblici.
Il Pm 2,5 quello ultrafine e ancora più pericoloso perchè entra negli alveoli polmonari ancora più facilmente, è spesso il doppio se non anche più alto (25ug/m3 il limite medio consentito). Il benzene (limite medio di 5ug/m3) è sul limite di soglia ma i picchi massimi sono superati in determinati orari.
NO2 ( Il biossido di azoto (NO2) è rilevato molto alto soprattutto di mattina (limite 200 superato a volte fino ad avvicinarci ai 400), con il valore di 40 superato 16 volte, il massimo è 18 stiamo per superarlo. L’No2 è un inquinante che viene normalmente generato a seguito di processi di combustione. In particolare, tra le sorgenti emissive, il traffico veicolare è stato individuato essere quello che contribuisce maggiormente all’aumento dei livelli di biossido d’azoto nell’aria ambiente.

LE CAUSE
Traffico veicolare, riscaldamenti di case e uffici, emissioni industriali stanno facendo il solito cocktail agevolato dall’alta pressione, osssia dalla mancanza delle piogge.

I PERICOLI PER LA SALUTE
L’NO2 è un inquinante per lo più secondario, che svolge un ruolo fondamentale nella formazione dello smog fotochimico in quanto costituisce l’intermedio di base per la produzione di tutta una serie di inquinanti secondari pericolosi come l’ozono, l’acido nitrico e l’acido nitroso.
Una volta formatisi, questi inquinanti possono depositarsi al suolo per via umida (tramite le precipitazioni) o secca, dando luogo al fenomeno delle piogge acide, con conseguenti danni alla vegetazione ed agli edifici.
Si tratta inoltre di un gas tossico irritante per le mucose e responsabile di patologie a carico dell’apparato respiratorio (bronchiti, allergie, irritazioni).

Le Cronache

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