NOCERA INFERIORE. Gli equilibri politici locali sono in attesa della ricaduta referendaria ed oggi di quella del nuovo governo al varo sotto la guida di Paolo Gentiloni. Perché l’assetto nazionale dovrebbe sovvertire le sorti territoriali? Per una ragione semplice. È in atto una ricollocazione delle posizioni politiche che, in caso di governo “duraturo” o di elezioni anticipate (ipotesi al momento remota), potrebbe incidere non poco.
Una ipotesi non tanto lontana, infatti, in caso di elezioni politiche nel mese di maggio, gli equilibrismi nocerini potrebbero cedere e ripresentare assetti nuovi distinti e distanti da quelli attuali. Per fare un esempio, in caso di sconfitta dell’attuale segretario del PD Matteo Renzi, la minoranza potrebbe dirottare il partito verso l’area a sinistra e ciò implicherebbe alleanze con realtà già esistenti nel mondo della sinistra italiana. La ricaduta locale coinvolgerebbe il PD in una alleanza con elementi già presenti a sinistra, stravolgendo ciò che oggi è l’accordo con Torquato. Un PD di sinistra, in futuro, non è nelle corde dell’attuale governo cittadino. Se, invece, Renzi mantiene la leadership del Partito Democratico, il partito della nazione è cosa fatta. Al livello locale una ricaduta favorevole sull’amministrazione che, lo stesso sindaco di Nocera Inferiore ospite della redazione di Cronache, battezzò come “idea nobile”. Dunque, un eventuale partito della nazione a Nocera, sarebbe gradito ai più, ma taglierebbe fuori l’animo della sinistra del PD.
Un altro aspetto è quello delle elezioni anticipate. Se il governo Gentiloni andrà avanti per un po’, Nocera Inferiore a maggio potrebbe trovarsi a votare per le comunali e le politiche. E qui la ricaduta avantaggerebbe il Movimento Cinque Stelle, l’effetto nazionale farebbe da traino sulle comunali, portando cosi maggiori voti ai pentastellati. Flussi elettorali che potrebbero spostarsi, ma su quale elettorato inciderà? Difficile fare una previsione, ma i grillini e la coalizione Torquato attingeranno certamente dai civici, mentre i poli dal centro destra alla sinistra faranno leva sul proprio elettorato. Ai margini di tutto ciò, ci sono circa 14 mila persone che a Nocera Inferiore non votano e non si tratta di indecisi. La cifra esce fuori dall’ultimo referendum, nonostante la grande affluenza, c’è chi non partecipa. Un dato su cui le forze politiche in campo dovranno riflettere e che potrebbe essere l’ago della bilancia.
Giuseppe Colamonaco