Gli avvocati Paolo De Maio e Bartolomeo Pagano, consiglieri comunali rispettivamente di Nocera Inferiore e di Nocera Superiore, fanno chiarezza in merito alle dimissioni dal CDA della Patto Agro.
In una nota, si legge: ” Abbiamo rimesso nella mani dell’Assemblea dei Soci il mandato conferitoci per consentire a coloro che ci avevano affidato il compito di risollevare le sorti della Patto s.p.a. di poter con serenità valutare la sussistenza di eventuali condizioni di incompatibilità che potrebbero interessare gli atti di conferimento delle nostre nomine.
Se si insinua una nostra “incompatibilità” con il mandato assunto siamo noi stessi a rimuoverla.
Noi possiamo permetterci di farlo”.
Non manca, però, la polemica e qualche frecciatina: “Altri per poter rimuovere le loro INCOMPATIBILITA’ possono solo far ricorso all’Autorità Giudiziaria.
Per esser chiari sino in fondo:
Come Consiglieri Comunali di Nocera Inferiore, dove sussistono incompatibilità che meriterebbero risposte di dignità e trasparenza, e di Nocera Superiore, e, quindi, quali rappresentanti del nostro territorio, siamo stati chiamati a risollevare le sorti della Patto dell’Agro S.p.A., società che chi ci accusa ha direttamente o indirettamente contribuito a ridurre ad un ferro-vecchio quasi da rottamare”.
I due ex amministratori della Patto, chiariscono anche sulla gestione: “In più si mormora su asseriti compensi da noi mai percepiti!
Ebbene ci siamo impegnati a proporre iniziative progettuali comprensoriali, abbiamo affrontato con chiarezza e fermezza l’annosa e delicata problematica che riguarda il numeroso personale dipendente, abbiamo provato a portare a soluzione procedimenti giudiziari intrapresi da passate gestioni.
Se oltre questo può sussistere minimamente un dubbio sulla eventuale incompatibilità di chi si è messo a servizio della collettività per affrontare e rimuovere le problematiche di funzionamento di una società, allora Non ci stiamo!
Riteniamo impossibile accettare lezioni di etica e di comportamento da parte di chi ha una storia che dice tutt’altro!
Ringraziamo, ancora una volta, chi ha creduto in noi”.
gc