«Il Mercato Ortofrutticolo è il futuro del territorio. Va rilanciato superando la balcanizzazione politica»

Il sindaco Torquato: «Abbiamo sempre pensato di uscire da Patto ed Agroinvest»

NOCERA INFERIORE. La vicenda sul liquidatore del mercato ortofrutticolo la si può risolvere subito, basta usare il buon senso, questo il pensiero del primo cittadino del comune capofila dell’agro. Il vero problema è l’investimento sul futuro, sulla nuova gestione che va concordata con Pagani e Corbara. La possibilità di lavorare per la creazione di un polo di sviluppo economico. Chiarisce il sindaco di Nocera Inferiore sul futuro del mercato ortofrutticolo di Pagani-Nocera, in tv Manlio Torquato ha affermato: “Noi siamo un territorio a vocazione agricola e commerciale in partenza, poi industriale e artigianale, quindi non si può ignorare questa esigenza“.

La priorità di Torquato è quella di lavorare per il futuro, di creare una rete con il mercato di Angri e quello di Sarno: “È chiaro che se la politica balcanizza per ragioni incomprensibili gli strumenti di produzione, crea un danno“.
Un Manlio Manlio Torquato che ha puntualizzato anche sugli enti di concertazione, quali il Patto Territoriale ed Agroinvest: “Devo fare un mea culpa, inizialmente avevamo puntato su Agroinvest così come stabilito dalla Regione, poi vi è stato un cambio di rotta e siamo stati investiti per rilanciare la Patto”.

L’Amministrazione Torquato, ha sempre pensato di uscire dai due enti di concertazione e dopo la vicenda dei consiglieri dimessi dal cda della Patto per motivi tecnico-giuridici (questione sollevata in primis dal sindaco nocerino), oggi si ritrova ad affrontare nuovamente la vicenda. Quale sarà la sorte dei due enti?
Su questo aspetto Torquato ha le idee chiare: “La nostra idea è quella di unificarli, diversamente vorremmo uscirne. Ricordo che le nostre quote nessuno le vuole e ora ci troviamo con una situazione che altri hanno deciso. Noi non intendiamo andare avanti con questi organismi, se tra dieci giorni in un una seduta ci sarà la loro poca funzionalità“.

Torquato, si sofferma anche sui sindacati:”I sindacati scrivono una lettera sulla questione del personale, ricorderei ai sindacati di preoccuparsi della povera gente che non ha lavoro, nessuno di coloro che lavorano li dentro cui va il mio massimo rispetto, c’è entrato per concorso ma per chiamata“.
Ma ciò che sottolinea il primo cittadino sugli enti di concertazione è anche il pregresso: “Non possono i comuni vedersi arrivare decreti ingiuntivi, in particolare dalla Patto, riconducibili alle amministrazioni che mi hanno preceduto“.
Quindi un eventuale rilancio di questi enti anche attraverso dei finanziamenti e non solo con un accordo politico.

Giuseppe Colamonaco
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