SCAFATI. Il caso Solofra rimbalza a Scafati, e c’è chi pensa di costituire il Comune parte civile in un eventuale processo a carico del primo cittadino della città dell’avellinese, il Pd Michele Vignola, finito tra le polemiche per delle intercettazioni telefoniche, relative all’inquinamento prodotto dall’industria conciaria solofrana, da sempre tra le principali cause dell’inquinamento del fiume Sarno.
Da una inchiesta della Procura di Avellino che ha aperto un fascicolo per avvelenamento delle acque, delitti colposi contro la salute pubblica e omissione d’atti d’ufficio trapela una intercettazione di Vignola mentre sollecita pressioni sul ministro della Difesa Roberta Pinotti (estranea a queste vicende e tirata in ballo a sua insaputa), affinché allontani il comandante della Stazione dei Carabinieri di Solofra che indaga sui presunti responsabili dell’inquinamento. «Nell’interesse della mia Scafati, nel prossimo consiglio comunale, presenterò una mozione affinché, si dia mandato agli uffici competenti nel caso di rinvio a giudizio del predetto sindaco per i gravissimi reati sopra contestati, di costituzione di parte civile del nostro Comune».

La proposta è della forzista Brigida Marra. «Accuse che oltre a far tremare la giustizia, fanno tremare la coscienza. Io mi auguro per lui, che si tratti di un errore. A Scafati la gente muore e se esistono dei responsabili è giusto che paghino – aggiunge la Marra – La mia totale ammirazione per le forze dell’ordine che combattono contro queste industrie criminali che, per interesse economico sono disposte ad avvelenare il futuro dei nostri figli: c’è troppa omertà su questi temi».

La consigliera alibertiana in quest’ultimo anno relativamente alla questione “Tumori e Fiume Sarno” ha interrogato il Registro dei Tumori, avanzato richiesta all’Istituto Superiore della Sanità e convocato, con il Sindaco Pasquale Aliberti, un incontro con tutti i sindaci dei comuni interessati, i cui esiti sono ancora in via di definizione però.

Adriano Falanga – Le Cronache