NOCERA INFERIORE. È stata battezzata venerdì scorso, presso l’aula consiliare di Nocera Inferiore, la strada per il SÍ alla riforma costituzionale, almeno nell’agro. I comitati per il SÍ in provincia di Salerno sono numerosi, forse di gran lunga i più numerosi rispetto alle altre province italiane. E i comitati per il NO? Relativamente alla sola Nocera Inferiore, è presente già da alcuni mesi quello di Sinistra Nocerina, Lino Picca il maggior fautore.
A questo, vi saranno i “banchetti per il NO” del Movimento Cinque Stelle che, di volta in volta, saranno presentati nelle principali piazze nocerine. Il NO alla riforma costituzionale anche da parte del movimento nocerino di Noi con Salvini. Un NO trasversale in città, infatti, anche dai banchi della maggioranza dell’amministrazione Torquato c’è chi è contrario alla riforma, uno su tutti, il consigliere socialista Massimo Torre (contrariamente a quanto ha deciso il segretario Nencini del Psi).
Il NO secco da diversi candidati della coalizione che ha visto vincere nel 2012 l’attuale primo cittadino: l’avvocato Anna Canzolino, l’architetto Donato Fioretti, il dottor Emiddio Esposito (oggi nel M5s), l’avvocato Andrea Vagito. E mentre il SÌ fonda comitati, il NO viaggia maggiormente in rete e annovera tanti esponenti della comunità di Nocera Inferiore.
Sino al 4 dicembre, data stabilita per il voto, il referendum sarà l’argomento principale in città, come del resto in tutto il Paese.
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache