È la svolta per la società Patto Territoriale per l’Occupazione dell’Agro Nocerino Sarnese, così in conferenza stampa ieri mattina al comune di Nocera Inferiore. Sei i progetti in cantiere, al momento solo delle candidature, ma se finanziati, potrebbero cambiare il volto e la storia futura di tredici comuni dell’agro sarnese – nocerino. Ad illustrarli il presidente del consiglio di amministrazione l’avvocato Paolo De Maio, in un aula consiliare che ha visto la presenza del presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora e diversi sindaci del comprensorio: Torquato, Cuofano, Bottone, Strianese, Marchese ed altri con propri delegati.
La mobilità è uno dei progetti presentati, la rete stradale nell’agro ha bisogno di circa 50 chilometri di strade e quindi la necessità di decongestionare il traffico cittadino. Ma anche la viabilità sulle due ruote è un obiettivo della Patto. Un territorio che ha però bisogno della mitigazione del rischio frane: aspetto del dissesto idrogeologico che è nelle corde dell’ente di concertazione. Un agro nocerino sarnese che punta ad essere un wireless metropolitan area network, internet quale collegamento per la digitalizzazione dei processi amministraunta tivi: agenda digitale, smart cities and smart communities. La storia dell’antica Nuceria Alafaternum, con la possibilità di far emergere l’anfiteatro romano di Grotti e la prospettiva di un percorso archeologico. Ultimo punto dei sei progetti, ma non meno importante rispetto ai precedenti, l’intenzione di realizzare un impianto di digestione anaerobica e di compostaggio, nel comune di Sarno. Interventi che costerebbero 161 milioni di euro, a fronte di una progettazione di 5 milioni di euro. Un rilancio del territorio accolto positivamente dal presidente della provincia Canfora:” Questa relazione non è un libro dei sogni, sono obiettivi alla nostra portata. Bene essersi candidati al fondo di rotazione. Faccio un appello: dobbiamo lavorare in sinergia”. La Patto ha ridotto il consiglio di amministrazione, da nove a tre persone, ed ha una esposizione debitoria nell’ordine delle migliaia di euro. In organico ha sei dipendenti ed un impiegato e in aspettativa altre sei persone. Prossimamente, come riferito dal presidente De Maio, Patto ed Agroinvest potrebbero fondersi. In effetti, Agroinvest, verrebbe ad essere integrata.
gc
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