NOCERA INFERIORE/SAN VALENTINO TORIO. Industriali? No criminali? Si perché questa è la domanda giusta senza tanta fronzoli o cautele. Perché chi continua a inquinare il canale Fosso Imperatore non è altro che un criminale.
Nemmeno il clamore delle proteste pubbliche li ferma e a questo punto, ben vengano le denunce annunciate dai residenti di un’area a cavallo dei comuni di Nocera Inferiore e San Valentino Torio.
Un disprezzo per l’ambiente e per gli altri cittadini che non si ferma nemmeno davanti alle manifestazioni pubbliche della popolazione disperata. Un atteggiamento che giustificherebbe un provvedimento cautelare emesso dalla magistratura della sospensione dall’attività di amministratori e dirigenti delle aziende coinvolte, fino al sequestro delle imprese a mo’ del caso Ilva, sempre che qualcuno riesca a fare controlli efficaci, del tipo, gli unici riusciti a dovere, di quelli messi a segno dal generale Jucci che chiuse molte ditte inquinanti. Chi fa i controlli deve svegliarsi e non può essere continuamente gabbato da industriali che scaricano nei fiumi nottetempo.
A Nocera, a San Valentino come a Scafati se i controlli si fanno di giorno è perfettamente inutile, come chiunque sa. E basta annusare la puzza per comprendere che gli scarichi avvengono di notte. Non ci vuole tanto. Andiamo. A questo punto, o i controlli non ci sono o non sono efficaci o sono collusi. Non è possibile che tv e giornali continuano da giorni a denunciare gli sversamenti abusivi e non sene rintraccino gli autori. Il sistema dei controlli e repressione è di fatto ridicolizzato dai malfattori che fra poco termine- ranno anche le lavorazioni e, come al solito, se ne parlerà il prossimo anno. Bene farebbe la magistratura a far saltare qualche poltrona di controllore. Non è un caso che, all’epoca del generale Jucci, i controlli si facevano a sorpresa e da gruppi indipendenti e, guarda caso, si scoprivano le aziende inquinanti.
E come se non bastasse, c’è pura l’idiota di turno che ci mette il suo, come accaduto la notte tra martedì e ieri, quando sono state bruciate le sponde degli argini del canale Fosso Imperatore, costringendo gli abitanti a fuggire vie dalla zona. Criminali non sono solo le aziende che inquinano, chi brucia le sponde ma anche chi dovrebbe controllare e prevenire o reprimere l’inquinamento. Se sono incapaci vengano rimossi. La gente non può essere alla mercé di inquinatori e incapaci di chi li dovrebbe contrastarli. Anche ieri, la solita passarella a favore del circo mediatico per assicurare interventi a tutela dell’ambiente. Anche gli amministratori locali mostrino sbattano i pugni sul tavolo con chi deve stanare gli incivili.
Si facciano i controlli a sorpresa, sennò tutto è una presa in giro.
Lo stesso si dica per le blasonate associazioni ambientaliste che -tra un finanziamento per gestire qualcosa loro affidato dalle pubbliche amministrazioni o un progetto a pagamento o la redazione del solito comunicato stampa per dire la loro (non sempre a proposito) a posteriori sulle operazioni delle forze di polizie contro gli scempi ambientali- trovino il tempo per guidare la protesta, anche contro gli enti pubblici, pur se questo comporterà la perdita di qualche simpatia istituzionale.
La solidarietà va agli abitanti della zona attraversata dal canale Fosso Impera- tore e speriamo che venga presentata presto una denuncia per gli ultimi tragici fatti.
Le Cronache
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