Polemiche sulla Multiservizi ma chi le fa dimentica di quando la sua gestione costava il doppio

NOCERA INFERIORE. La polemica non scema ma si ammata di un velo di ipocrisia o di difficoltà nella memoria. Si parla del caso Multiservice partito dall’interrogazione del consigliere comunale di opposizione Antonio Iannello sulla asserita assunzione del figlio del consigliere comuanle Carlo Bianco (tanto per essere chiari) alla Multiservice.
Su facebook, in questi giorni, diversi ex amministratori ed opinionisti si accaniscono nella polemica, nonostante il presidente della Multiservizi, Ferdinando Argentino, abbia ricordato non si tratti di un’assunzione ma di un tirocinio formativo di 6 mesi a 500 euro mensili per sei ora al giorno, che 22 erano le unità chieste dalla società del Comune alla Regione che li ha selezionati tramite il bando Garanzia Giovani.

La Regione ne ha inviato solo 14, di cui tre hanno rinunciato (in pochi hanno voluto fare quel lavoro). Poi c’è stata la polemiche sulle poche domande arrivate alla Regione per garanzia giovani in questo settore mentre per un lavoro simile (quello con bando pèubblico per la raccolta differenziata in capo alla Multiservizi e conseguente sorteggio) ce ne erano state oltre 1.500. Per i due bandi la pubblciità era stata la stessa.

Va detto, però, che in verità, in questo ultimo caso la paga era di 1500 euro al mese.
A sorprendere è la veemenza della critica, assente, nelle passate amministrazioni comunali che avevano gestito la Multiservizi con un costo doppio di quello attuale e che aveva nominato in un ruolo di controllo della società del Comune parenti degli amministratori in carica, e dove le consulenze erano state diverse e costose.
Insomma, la critica è sempre possibile come è sempre possibile meglio, ma un minimo di decenza da chi l’avanza pure occorrerebbe come una cura per aumentare la memoria, visto che molti degli attuali detrattori erano amministartori dell’epoca ed hanno taciuto sulla gestione della società.
Diversa la posizione di chi non era un rappresentante dei cittadini negli anni passati, come i cinque stelle, la cui leggittimità politica alla critica va riconosciuta.

Le Cronache
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