In queste ore agostane si muovono le truppe che si riconoscono nei democrat per proporre un nome che si candidi contro l’uscente Manlio Torquato.
NOCERA INFERIORE. E se alla fine il Pd non appoggiasse la ricandidatura di Manlio Torquato a sindaco?
Non è affatto scontato l’appoggio all’uscente primo cittadino da parte del partito democratico. Nonostante i tanti proclami d’“amore” lanciati dal segretario provinciale democrat Nicola Landolfi nei confronti dell’attuale sindaco, a Nocera c’è chi si agita per correre le prossime amministrative come sindaco sotto le insegne del Pd.
Da giorni si muovono le truppe di una parte del gruppo democrat per sondare il terreno su un’eventuale candidatura autonoma a sindaco. In questa logica, il nome pare più accreditato o proposto sarebbe quello di Vincenzo Petrosino, già vicesindaco e assessore all’urbanistica della Giunta di Antonio Romano, fedelissimo deluciano, candidato alle elezioni provinciali, per il Pds, e alcuni anni fa anche alle elezioni comunali di Salerno.
Petrosino è uno dei maggiorenti del partito a Nocera Inferiore. Il commercialista nocerino è anche il cugino di Massimo Petrosino, attuale capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale e con alleanze forti anche fuori città. Una lunga militanza familiare quella di Vincenzo Petrosino che parte dalle elezioni del 1994, quando fu eletto in consiglio comunale con una lista civica. Da sempre vicino ad Antonio Romano, è stato fedelissimo dell’ex presidente della Provincia e poi parlamentare Andrea De Simone ma oggi è in buoni rapporti con il Governatore Vincenzo De Luca. Un nome che potrebbe compattare sia l’area deluchiana sia quella degli ex Pd (Romano e Rosario Cozzolino, ad esempio) oltre ad avere rapporti personali con il gruppone che portò all’elezione del segretario cittadino del partito Alfonso Oliva, poi dimessosi.
Anche l’assessore Francesco Scarfò è dell’aria “Petrosin”. Non è escluso, viste le foto postate in queste ore su facebook, a tavola, davanti a un piatto casalingo di spaghetti a vongole,si sia discusso di politica tra Vincenzo Petrosino ed alcuni democratici di provenienza storica dell’area socialista, come Antonio Cesarano (anch’egli vicesindaco di Romano) e Franco Peta.
Chiacchiere da bar o c’è qualcosa di vero in queste trame?
Gli osservatori politici nocerini, quelli mitici del caffè sorbito ai tavolini del bar Ideale in piazza Municipio si chiedono: «Se circola il nome di Vincenzo Petrosino quale candidato sindaco di Nocera Inferiore, attesi i suoi buoni rapporti risalenti nel tempo con il gruppo dirigente salernitano, vuol dire che ha già il beneplacito da parte
dei deluchiani? Gli uomini del Governatore appoggiano contemporaneamente una soluzione Torquato ed una Petrosino?». Un gioco tattico assai difficile visto che Torquato ha vinto con liste civiche da solo due elezioni e potrebbe fare lo stesso anche con una terza, mentre il Pd era ridotto a mal partito. Una possibile vittoria
in solitudine per Torquato che sarebbe il colpo finale per i democrat.
Ne E’ vero c’è qualche malumore nella sua stessa maggioranza per la scelta di Paolo De Maio a presidente del Patto territoriale (una scelta pare che non sia andata giù ad un altro consigliere comunale, Gianfranco Trotta, passato come De Maio nel Pd dopo essere stato eletto eletto nella lista torquatiana doc) ma la porta è limitata.
Il doppio passo del Pd potrebbe andare di traverso allo stesso partito, visto che nel caso si palesasse l’intenzione di democrat di non appoggiare Torquato al sindacato, quest’ultimo potrebbe cedere alle lusinghe di Luigi Cobellis e far votare un suo candidato o candidarsi personalmente alla Camera con l’Udc. Nel caso Torquato fosse eletto o “uscisse” il candidato da lui appoggiato, diventerebbe l’antideluca in terra dell’Agro nocerino. C’è poi un’ulteriore ipotesi, quella che l’intera operazione Petrosino sia una mossa d’anticipo per candidare Torquato con il Pd alla camera ed impedirgli di piazzare come proposto primo cittadino il dioscuro Mario Campitelli.
Mancano molti mesi alle elezioni ma questo agosto è stato rovente per preparare le strategie in vista di un autunno pieno di incognite. Potrebbe, infatti, porsi l’esigenza di andare a votare l’anno prossimo per il parlamento e quindi i giochi sia delle candidature alla Camera sia quelle per il rinnovo del consiglio comunale nocerino vanno affettati da subito. Finora, Torquato smentisce categoricamente ogni ipotesi di candidatura che non sia quella per sindaco. Ma gli equilibri politici non sono certamente da mettere in secondo piano. Se da un lato il gruppo che vorrebbe Petrosino sindaco con le insegne del Pd si avvantaggerebbe dell’appeal filo diretto con la Regione in molti temono che una volta eletti facciano un po’ da asso pigliatutto.
Torquato, invece, si fa forza dell’aver garantito visibilità a tutti quelli che hanno appoggiato la sua maggioranza. Intanto il centrodestra è in cerca di se stesso e il Movimento cinque stelle si sta organizzando.