E se fosse Campitelli il successore del sindaco Torquato?

NOCERA INFERIORE. E se fosse Mario Capitelli il prossimo candidato sindaco della maggioranza Torquato? Un dubbio che si fa largo qualora l’attuale primo cittadino si candidi al parlamento, un’ipotesi parlamentare smentita da Manlio Torquato, ma tutt’altro che messa da parte. E vediamo perché. L’obiettivo del Pd è di portare a casa due parlamentari ma, al momento, c’è la possibilità di sicuro di avere un solo deputato in quota democrat. Per averne due, si era pensato di candidare Mauro Maccauro, presidente di Confindustria di Salerno. Un nome noto e supportato in città da molti anche giovani del Pd ma non, pare, dotato da un forte appeal elettorale.

Maccauro era un nome più volte calato sul tavolo della politica nocerina. Nel 2012 si vociferò insistentemente di guidare il Pd per la conquista di Palazzo di città al posto di Antonio Iannello (poi passato all’opposizione). Oggi. Tra i democrat, specie a Salerno stanno pensando di blindare il collegio Salerno-Scafati con una candidatura forte, che possa portare voti di là di quelli di area e quindi la scelta potrebbe cadere su Torquato. L’opzione Torquato sarebbe utile, inoltre, per arginare un nuovo protagonismo dell’area centro della coalizione di centrosinistra. Non sono un mistero, infatti, i buoni rapporti tra Luigi Cobellis (patron dell’Udc salernitano) e il sindaco di Nocera Inferiore e proprio su Torquato potrebbe puntare l’area di centro per avere la chance di un deputato nel collegio Salerno-Scafati. Ecco perché il primo cittadino nocerino è corteggiato da ambo le aree per «mandarlo a Roma», come soleva dirsi un tempo.

Se Torquato decidesse di candidarsi alla Camera, si aprirebbe l’ipotesi successione a palazzo di città. Se fino ad ieri sembrava scontata l’opzione Paolo De Maio, l’avvocato fedelissimo del sindaco, consigliere comunale e presidente del Patto territoriale (nomina intravista in tale prospettiva da molti commentatori) in questi giorni sulla scena si affacciano altre soluzioni. Quella privilegiata vedrebbe candidato sindaco dell’area torquatiana, l’attuale vice, Mario Campitelli, assessore alle finanze, artefice del riequilibrio delle casse comunali. Silenzioso, mai protagonista mediatico ma in campo operativo dell’attività politico-amministrativa, in questi giorni alla guida diretta del Comune anche nella spinosa situazione di Fosso Imperatore, Campitelli potrebbe essere proposto come candidato primo cittadino per il suo profilo di competenza e per l’assenza di inimicizie createsi nel tempo e che, per esempio, penalizzano l’altro di oscuro di Torquato, l’assessore all’urbanistica Ciro Amato che con il Puc si è fatto diversi nemici.

Insomma, Campitelli sarebbe per Torquato come Enzo Napoli per De Luca a Salerno, il candidato fedelissimo e ideale per proseguire la sua attività amministrativa in città.
E se l’ipotesi De Maio non è scartata, anche per mantenere un ponte con il Pd, quella di Campitelli potrebbe avere maggior agio nel caso di una candidatura alla Camera dell’attuale sindaco con l’area di centro.
Per ora, Torquato è ufficialmente il proposto successore di se stesso ma i giochi sull’asse Salerno-Nocera-Roma non sono per niente conclusi: di mezzo c’è la blindatura di un posto alla Camera pure per arginare l’onda lunga del Movimento Cinque Stelle.
Va ricordato, infatti, da un lato che il sindaco a Nocera fu eletto grazie a un fervore elettorale che oggi potremmo dire “grillino” di uomo contro le lobby di potere cittadino e dall’altro che per il Pd e l’Udc l’Agro nocerino è una montagna da scalare: troppo alta?

g.p.
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