Casolla: i possibili nomi per la nuova piazza

Una nuova piazza per Nocera Inferiore, ma anche la vera prima piazza nell’antico quartiere di Casolla. Rione nato come villaggio nel 940, come riportato dal Codice Diplomatico Cavense: “Radalgrino e Ralcario figli di Cuniperto, vendono a Mansone, Duca di Amalfi , una pecie de terra nostra quae habemus in locum Nuceria ubi Casolla”.

Memoria scritta nel libro di Salvatore Bassano sul villaggio Casolla. Un quartiere dove nel 1970 in località Santa Croce, fu ritrovata una lapide marmorea che si riferiva all’antica Nuceria, sulla quale era scritto “Fondata da un Dio”.

Le righe raccontano di “Nicomano scrivano, Chiedere agli dei la città di Nuceria, creata dal dio il perdono ora quaggiù da vecchio o buono, sii felice”.

Per questa nuova piazza, la nostra testata, propone all’amministrazione comunale un nome di un casollese. Abbiamo effettuato una ricerca dei potenziali casollesi che, per vari motivi, hanno caratterizzato la storia del quartiere. È sempre il libro di Bassano ad aver dato linfa alla nostra documentazione.

Maria Consiglia Addatis, serva di Dio. Nel quartiere fondò con tre sorelle la Pia casa delle orfanelle nel 1872. Nata a Napoli il 5 gennaio del 1845, si chiamava Emilia Pasqualina Addatis, il suo convento venne poi trasferito a Portaromana.

Giuseppe Lepre, fondatore dell’Azione Cattolica Casollese nel 1911, morì eroicamente sul Carso nella Grande Guerra. Egli ha oggi intitolato l’incrocio di Casolla Vecchia, con il nome di Piazzetta Lepre, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Gabriele Giordano, caduto nel Mar Tirreno. Marinaio della Seconda Guerra Mondiale.

Altri casollesi caduti in guerra: Giovanni Bassano, Enrico Calenda, Avallone Francesco, Cenetiempo Francesco, D’Alessandro Giovanni, De Feo Luigi, Duca Giuseppe Di Filippo, Flauto Vincenzo, Sabettino Guido, Scannapieco Antonio, Vitolo Salvatore.

Pietro Colella, Senatore della Repubblica Italiana, anni’ 50/60. Militante nella Democrazia Cristiana.

Giacomo e Giovanni Crudele, padre e figlio. Diventati Giudici di Stato.

Don Pietro Vitolo e don Salvatore Maiorino, parroci di lungo corso presso la chiesa dei Santi Apostoli Simone e Giuda Taddeo (detta di Santa Rita).

Alessandro Carrelli, priore della Congrega di Santa Maria a Monte di Casolla, detta Cappella di San Nicola. Congrega citata dal Sinodo Diocesano da Monsignor Pietro Stambone nel 1479.

Le antiche famiglie casollesi, i cui discendenti divennero sindaci universali di Nocera de’ Pagani: Carrelli, De Reno e Nola.
Costantino Travaglini, medico napoletano che fu priore della Confraternita di Casolla.

La nobildonna Rosa della famiglia Malinconico, sposò Lorenzo Cattapani. Dalla loro unione nacque Carlo Cattapani, fondatore della Associazione Giovanile Nocerina.

La contessa Ludovica Oddi Baldeschi, sposa di Enea Calenda, della nobile famiglia nocerina dei Calenda.

Il professore Carmine Orlando, sindaco di Nocera Inferiore negli anni’ 70.

Le famiglie, Lepre, Loreto, Sarno e Galano (della Di.GA, nota industria conserviera).

Salvatore Ferrentino, salvò sulle montagne del Carso il Caporal Maggiore Benito Mussolini. Nel ventennio il Duce era solito fare visita al suo amico, presso la stazione di Nocera Inferiore. Da questa amicizia, Ferrentino, non ebbe mai vantaggi personali.

Guerino Buglione, giornalista e radiocronista sportivo. Ha vissuto all’ombra della chiesa di Santa Rita.

Santa Rita, alla quale il popolo casollese è legato. La festa è la testimonianza più viva di questa devozione.

Un elenco che la redazione mette a disposizione del comune, suggerimenti che crediamo utili.

Giuseppe Colamonaco

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