Stuprano 17enne indossando maschere e parrucche

Con l’inganno avevano adescato due minori e violentato uno di loro nel corso di una cerimonia di inizziazione al sesso omosessuale. Le vittime sono un 14enne ed un sedicenne di Cava de’ Tirreni.
In manette sono finite due persone: uno pseudo massaggiatore di Cava, Giuseppe Alfieri del 65 e Simone Criscuolo, noto nell’ambiente omosessuale con il nome di Franco, residente a Vicenza ma originario di Agerola. Sigilli al centro massaggi ubicato in via Talamo nella cittadina metelliana.

A mettere la parola fine alla squallida vicenda sono stati i carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore su richiesta di carcerazione emessa dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta del Pm Elena Guarino della Procura di Salerno.
I due finiti in manette sono accusati di violenza sessuale di gruppo, avendo privato la vittima minorenne della libertà personale, provvedendo a videoregistrare quanto stava accadendo e realizzando così riproduzione di materiale pedopornografico. Le violenze sono state filmate con un telefonino, presumibilmente – secondo gli investigatori – per ricattarlo in una fase successiva alle violenze.

La pedopornografia sessuale fino ad oggi sembrava non vi fosse nella nostra realtà provinciale. L’inchiesta di Procura e carabinieri nasce all’indomani della denuncia presentata dalla madre di uno dei ragazzini coinvolti. La donna, molto attenta al figlio, vista anche la particolare età adolescenziale, nel controllare il cellulare del figlio è stato messo in allarme da strani messaggi di testo che parlavano di massaggi presso il centro e di somme che il ragazzo avrebbe intascato ogni qualvolta si fosse sottoposto ai trattamenti.

Immediatamente la donna ha interrogato il ragazzo sulla natura dei messaggi. Messo alle strette il figlio non ha potuto fare altro che raccontare la squallida vicenda, di come era stato avvicinato, dei massaggi erotici e di quanto avveniva all’interno del centro massagi di via Talamo gestito da uno degli indagati a Cava de’ Tirreni tra l’ottobre 2015 e l’aprile 2016.

A questo punto è immediatamente scattata la denuncia e sono state avviate le indagini che hanno portato ad accertare che i due arrestati in concorso con altri due soggetti (tutti cinquantenni) rimasti ignoti in quanto travisati con maschera e parrucca, hanno attirato l’adolescente all’interno del centro massaggi e dopo averlo legato, lo costringevano – a turno – a subire atti sessuali, provvedendo a video filmare quanto stava accadendo.

Le indagini proseguono per identificare gli altri complici ed accertare eventuali episodi analoghi all’interno del locale commerciale. Una squallida vicenda che ha generato rabbia e indignazione a Cava de’ Tirreni. I due sogetti venerdì saranno sentiti dal Gip. Intanto le indagini proseguono al fine di identificare sia gli altri due complici e partecipanti al festino di inizia- zione al sesso del giovane che altri soggetti coinvolti. Non si escludono sviluppi già nelle prossime ore.

I due ragazzi adescati dal bruto e poi sottoposti prima a massaggi erotici alle parte intime e poi alla violenza sono sotto schock ed al momento hanno cominciato un percorso con il dottor Antonello Crisci nominato dalla Procura di Salerno. I due ragazzi, va precisato non hanno alcuna tendenza omosessuale si stavano semplicemente approcciando al sesso, per loro ancora sconosciuto e per questo motivo l’esperienza vissuta è stata ancora più destabilizzante.
Il ragazzo non avrebbe denunciato l’accaduto e avrebbe continuato a subire le violenze soggiogato dalla paura.
Pina Ferro – Le Cronache
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