Campania. Infermieri amministrativi e di corsia: il caso

Saranno 15 gli infermieri che arriveranno, probabilmente ad agosto, all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Una boccata di ossigeno necessaria per il più grande ospedale della provincia di Salerno.

Nosocomio che serve un bacino di utenza molto ampio, oltre le due Nocera, basti pensare alle vicine Pagani, Angri e Scafati; per non parlare di Roccapiemonte, Castel San Giorgio e di diversi comuni del napoletano.

Ma la questione infermieri parte da lontano. Non solo a Nocera, ma in tutta la Campania, tali operatori che dovrebbero stare in corsia, in alcuni casi, risultano lavorare come amministrativi, in pratica dietro ad una scrivania. E, poi, con quale qualifica? Continuano ad essere infermieri, oppure, con il cambio ad amministrativi. In questa situazione anomala, servirebbero controlli da parte degli organi preposti.

In verità, ci sono casi in cui un infermiere che non può più svolgere tale attività, diventi un amministrativo, naturalmente con valida motivazione e autorizzazione. Ma quanti di essi possono beneficiare di ciò? Una domanda alla quale solo chi si occupa del personale può rispondere. Urge, dunque, una verifica in tutti gli ospedali della Campania.

Redazione

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