Nocera. Un calvario il servizio sostitutivo delle ferrovie

Ieri, primo giorno del servizio sostitutivo della linea storica. Diversi i disagi registrati dai pendolari. In primis, il numero di posti, pochi rispetto ai passeggeri, alcuni hanno dovuto sostenere il viaggio in piedi.

Giorno infausto, considerati i numerosi ritardi registrati che, inevitabilmente, hanno provocato il mancato appuntamento con le coincidenze. Per non parlare delle fermate, a Nocera Superiore è stata approssimativa rispetto a ciò che era stato definito: prima da un lato e poi dall’altro.

Qualcuno ha anche tentato di segnalare questi inconvenienti, ma nulla si è mosso. In un episodio, saltata la coincidenza del treno adibito alla salita delle biciclette, il diniego a salire con il mezzo a due ruote su di un metropolitano.

I cittadini dell’agro sarnese – nocerino, pagano per un servizio al di sotto della media nazionale, quasi ad essere relegati nel terzo mondo, forse perché il Sud poco interessa allo Stato. In questa vicenda assurda e di totale “abbandono”, ci si deve “arrangiare”, con mezzi a volte di fortuna. I pendolari sono stufi e per tale motivo continuano nella loro protesta pacifica e civile, segnalando tutti i disagi attraverso email ai diretti interessati.

Ma lo Stato c’è? Se tutto questo fosse accaduto in Lombardia, oppure in Veneto, qualcuno si sarebbe già dimesso. Lo Stato deve intervenire, non è possibile che ci siano in Italia ancora cittadini di serie A e di serie B.

Questa sera il “Gruppo Pendolari Linea Storica Napoli Salerno” ha organizzato un incontro presso l’Oratorio San Domenico Savio, qui il link dell’evento. LINK
Redazione
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