Nocera Inferiore, festa di Santa Rita a Casolla: culto nato ai primi del novecento

Una processione che affonda le proprie radici alla fine degli anni’ 70 per come la conosciamo oggi. In effetti, essa nasce dalla fusione di due ricorrenze religiose dell’antico villaggio di Casolla, la Madonna delle Grazie e Santa Rita da Cascia. Due eventi distinti che, il parroco don Salvatore Maiorino, pensò di unificare in una sola festa (1991) quella di Santa Rita che ricorre il 22 maggio. Ecco perché nella processione della Santa di Cascia c’è anche la presenza della Madonna delle Grazie. Il culto di Santa Rita nella parrocchia di Casolla, fu promosso agli inizi del novecento da don Giuseppe Vitolo. Egli grazie al contributo economico della famiglia Costabile, acquistò la statua di Santa Rita presso l’officina delle statue sacre di San Biagio dei Librai a Napoli, nel 1910. Notizia riportata nel libro di Salvatore Bassano “Casolla, la storia, la chiesa e gli abitanti di un antico villaggio di Nocera”. Negli anni’ 50, arrivò a Casolla anche un reliquia della santa di Cascia, grazie a don Salvatore Maiorino.

La processione di Santa Rita e della Madonna delle Grazie insieme, voluta dall’indimenticato don Salvatore, ha assunto negli anni sempre maggior rilievo: tanto da diventare nel tempo, una festività più importante rispetto alla festa del Santo Patrono, San Prisco. Tra le due non c’è concorrenza, anzi, a maggio si inizia con San Prisco e si finisce con Santa Rita. Quest’anno eccezionalmente, la processione si svolgerà il 5 giugno.

La parrocchia che ospita la Santa, è quella dei Santi Apostoli Simone e Giuda Taddeo, ma per il popolo nocerino è conosciuta come chiesa di Santa Rita. Casolla è uno dei quartieri più antichi di Nocera Inferiore, nasce come villaggio e la sua origine è citata dal codice diplomatico cavense. A fine anni’ 90 nel quartiere, fu ritrovata una lastra marmorea antichissima, sulla quale era riportata la scritta “Città fondata da un Dio”. Il riferimento della lapide è alla antica città di Nuceria sorta un secolo prima di Pompei. La lastra è oggi custodita al museo archeologico dell’agro, presso il Convento di Sant’Antonio di Nocera Inferiore.

Santa Rita, nel tempo, è stata una festa che si è arricchita sempre più. Famosa è la “Cascata delle Rose”, in via Siciliano verso le 20:00, le due statue in processione, vengono accolte dai fedeli da una pioggia di petali di rose senza euguali: un vero spettacolo. Ma è lungo tutto il percorso della processione che gli abitanti di Casolla onorano le due Sante con le rose al loro passaggio. Un vero rituale.

Santa Rita è devozione pura, un esempio è quello dei portatori, la paranza costituita da giovani ragazzi e non. Essi compongono una squadra unita pronta a sostenere e trasportare le due statue in processione come se fosse una missione. Dalle 17:00 alle 23:00, ma anche oltre in molti casi, subiscono una fatica sulle spalle incredibile e che a fine giornata culmina con la “ballata” delle Sante prima di entrare in chiesa. Il sacro ed il profano si incontrano. La marcia di Radesky a dare il ritmo. I portatori sono mossi da varie motivazioni, dalla semplice devozione, al voto, oppure per tradizione familiare. Alcuni anni fa, anche le donne erano portatrici.

La festa è andata consolidandosi nel tempo, dopo don Salvatore Maiorino, un grande contributo è stato quello di don Rosario Villani, autore della ristrutturazione della chiesa. Ma anche don Pier Catello Liccardo, nel breve periodo in cui ha retto la parrocchia, ha aggiunto qualcosa alla festa, per fare un esempio la costituzione delle contrade. Oggi, tutta questa eredità importante, è passata a don Carmine Vitolo, a lui il compito di traghettare questa ormai antica festa nel futuro. L’organizzazione del tutto, é stata promossa dal Comitato Pastorale, in passato c’era l’associazione Maria S.S. Delle Grazie e S. Rita. Tutti i casollesi contribuiscono con offerte alla festa. Infatti, oltre al programma religioso, viene allestito un ricco programma civile: dalla gastronomia, ai cantanti, agli spettacoli.

Casolla, vive intensamente i festeggiamenti, dall’alzata del quadro, al corteo di rievocazione storica, alla processione. Un quartiere che è una città nella città di Nocera Inferiore, basti pensare alle varie zone di Casolla: miez casolla, ngopp o’ pont, aret o iodice, abbasc o’ furnill, aret a meridional, abbasc e cooperativ. Tutte queste aree sono attraversate dalla processione, oltre ad alcune strade della città di Nocera.

Giuseppe Colamonaco
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