È iniziata ieri la XXIII edizione del Salone Del Restauro di Ferrara, l’apertura è stata la vetrina giusta per tutto l’agro nocerino. Torquato, Fortunato e Bottone, hanno testimoniato ciò che fu un tempo “Nuvkrinum Alafaternum”, cioè Nuceria Alfaterna.
A Ferrara non è arrivata solo la Nuceria del periodo romano, ma anche quella medievale. Questo grazie a dei nocerini, quali: Giuseppe Fattore, Michele Parisi, Biagio Pepe e Salvatore Laudonio.
Nei loro scritti approdati a Ferrara, è raccontata la storia di quella Nocera che dopo Nuceria Alfaterna, andò formandosi verso la Collina del Parco. Un esempio di questo insediamento è il “Palazzo Ducale” che sorgeva sull’area occupata attualmente dalla Caserma Tofano.
L’edificio inglobava parte dell’area urbana di Piazzetta San Biagio e l’area adiacente la Dogana Feudale ai piedi della Collina. Una zona, dopo la costruzione del Palazzo Ducale, fu trasformata in un grande parco, dove era possibile cacciare selvaggina. Questo aspetto della città è descritto accuratamente nel libro “Nocera nel Cinquecento”.
Nocera e in particolare i comuni che ricadono in quella che fu Nocera de’ Pagani, è caratterizzata da una “archeologia orizzontale “, unica nel suo genere; partendo da Nocera Superiore e andando verso Pagani, si passa dall’epoca romana a quella medievale, tutto in pochi chilometri.