Il pm Vincenzo Montemurro chiede la conferma delle sue richeiste di condanna nel processo Linea D’Ombra.
Ritenta, la Dda di Salerno a far condannare gli imputati del processo d’appello “Linea d’ombra”, sugli intrecci tra politica e camorra a Pagani. Come in primo grado, chiesti nove anni di reclusione per l’ex sindaco di Pagani e consigliere regionale di Fdi, Pdl Alberico Gambino e per i fratelli Antonio e Michele Petrosino D’Auria.
Sei anni e mezzo di carcere, invece, per l’ex presidente della Multiservice Giovanni Pandolfi Elettrico e per l’ex capogruppo del Pdl in consiglio comunale, il consulente del lavoro Giuseppe Santilli. Cinque anni, la condanna richiesta per l’architetto del Comune, Giovanni De Palma, per l’imprenditore Francesco Marrazzo e per Antonio Fisichella.
Il pm ha sottolineato le nuove acquisizioni del processo bis, in particolare le testimonianze dei collaboratori di giustizia ascoltati solo in appello, come Sandro Contaldo. Per il pm fu un patto camorristico quello tra Gambino e i fratelli D’Auria Petrosino finalizzato al voto di scambio e all’estorsione ai danni dell’ingegnere Panico gerente del centro commerciale Pegaso di Pagani.
La Dda cerca di ribaltare la sentenza di primo grado che vide una sostanziale sconfitta dell’accusa, anche se quella decisione fu aspramente criticata dal riesame di Salerno per la seconda parte dell’indagine.
Gambino in primo grado fu condannato a due anni e 10 mesi di reclusione, e 2 anni e 8 mesi Giuseppe Santilli per violenza privata. Tutti gli altri imputati furono assolti.
Le Cronache.