La scalata alla serie D tutta Molossa, la lettera M invoca diverse similitudini col passato. Negli anni’ 90, fu la rete di Sauro Magni nella ripresa, allo stadio San Paolo di Napoli, a far staccare il biglietto per la serie D (Campionato Nazionale Dilettanti).
Ieri, sempre lontani dalle mura amiche a Scafati, nella seconda parte della gara, il gol di testa di Enrico Marcucci, fa esplodere la torcida Molossa: i nocerini conquistano la serie D. Sarebbe bastato il pareggio, ma la ciurma di Vincenzo Maiuri, per restare nel segno della lettera M, sa solo vincere.
Ecco Maiuri, l’uomo venuto dal Nord e trapianto a Taranto, come il ” Morso della Taranta” ha azzannato il campionato. Dopo la sconfitta patita ad Eboli nel girone d’andata, prende in mano le redini della squadra e non si perde più: solo vittore, in mezzo solo il pareggio col Sant’Agnello.
Il suo gioco é una “Taranta Molossa”, avvolge gli avversari e con i morsi di Carotenuto e compagni, stende i rivali in campo. Una persona seria, precisa e che bene si rapporta con la stampa. Qui il suo nordico carattere, quasi inglese: un Lord prestato al calcio.
Ma tutto ciò è stato ben supportato da un Mix di elementi. Marco Mattiello, il responsabile della comunicazione che, sin dal primo respiro di questo club, ha coordinato superbamente le varie operazioni con gli organi di informazione. Ritorna la lettera M. Un ufficio stampa che per l’Eccellenza è stato un lusso.
Infine, il resto. Dall’associazione Nocerini, passando per l’avvocato D’Angelo al Presidente Nicola Padovano al Direttore Peppe Prete. Tutti, ma proprio tutti in questo sodalizio, hanno dato il proprio contributo per rilanciare la Nocerina: MERAVIGLIOSI, MOLOSSI.
Giuseppe Colamonaco