In difficoltà la sanità pubblica nell’agro nocerino – sarnese, per avere la misura del disagio basta osservare il pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore: affollato.
È la chiusura di quello di Scafati a produrre un introito di utenza a cui il nosocomio non può far fronte, con tutta la buona volontà degli operatori sanitari.
Termometro dell’ospedale scafatese è stata la visita del consigliere regionale del m5s, Michele Cammarano. In un post su facebook il titolo è esemplare: da huston all’Afghanistan; ciò ad indicare reparti di eccellenza nazionale e strutture decadenti quale quella dell’ex pronto soccorso.
I rischi disagi in sanità, nel compresorio, colpiscono anche gli ospedali di Mercato San Severino e Cava de’ Tirreni. Sul primo cittadini ed operatori sanitari stanno tentando in tutti i modi di sventarne la chiusura, mentre sul secondo il Tar ha ristabilito il pieno regime di tutti i reparti, ma ostetricia e ginecologia rimangono ancora ferme al palo.
Infine, quel Servizio Sanitario Nazionale pubblico, che diventa privato. Dopo le ultime disposizioni di legge, alcune analisi (tipo Protrombina, Transaminasi), sono a pagamento. Il cittadino paga e paga in questo momento contingente di grande crisi. Un servizio pubblico, sempre più privato.
gc