Gli agricoltori italiani si sono dati appuntamento al Palabarbuto di Napoli, per dire basta ai prodotti taroccati “falso Made in Italy” e a quelli contaminati.
La Coldiretti, ieri, ha reso pubblica la lista nera dei cibi contaminati e dei cibi con nomi italiani ma chiaramente falsi (rapporto del 2015).
Per fare un esempio, passando dal prezzemolo vietnamita al basilico indiano, oppure al peperoncino tailandese, la concorrenza è sleale, poiché trattasi di prodotti non controllati e con sapore e valori nutrizionali diversi.
In migliaia sono scesi in piazza per dire no alla contraffazione, come la mozzarella Capri che è prodotta negli Stati Uniti, oppure il pomodoro San Marzano nord americano che nulla ha di italico.
Nel rapporto del 2015, è ancora la Cina ad essere in testa nella lista nera, un esempio su tutti, i broccoli cinesi, un concentrato di residui chimici dopo alcuni controlli effettuati.
Si chiede a gran voce, la provenienza dei proddotti in questione, poiché nella maggior parte dei casi finiscono sulle nostre tavole.
gc