Da Nocera Superiore a Nuceria, tutto pur di evitare l’unificazione

Nocera Superiore cambia nome e pur di non unirsi a Nocera Inferiore, il sindaco vuole indire la procedura burocratica per chiamarla Nuceria.
Ci sarebbero molte esigenze toponomastiche, storiche culturali e turistiche per cambiare il nome di Nocera Superiore in Nuceria: è questa la proposta della Giunta Comunale guidata da Giovanni Maria Cuofano che sarà presentato a breve al consiglio comunale.

Saranno probabilmente complici di questa scelta, sia la paura di alcune lobby cittadine di perdere l’autonomia di città, o forse la voglia di riscoprire l’identità perduta, piuttosto che fondersi con la vicina a Nocera Inferiore. Fatto sta che. per l’attuale amministrazione di Nocera superiore, la fusione con la vicina Nocera Inferiore non è l’ipotesi sperata quanto piuttosto la ricerca dell’identità perduta sembra l’unica priorità in questi termini.

Il sindaco vuole cambiare il nome della città in Nuceria e chiede il placet del consiglio comunale. La proposta è stata stilata proprio dal sindaco Giovanni Maria Cuofano che scrive:
“Cambiare il nome di Nocera Superiore in ‘Nuceria’ prevede l’attivazione di tutte le procedure previste nelle vigenti normative per il cambio di denominazione del nostro comune” precisa il primo cittadino “la storia della città di Nocera Superiore e plurisecolare a partire dal VI secolo avanti Cristo stando ai dati della ricerca archeologica. Nel V secolo avanti Cristo con il passaggio la denominazione sannitica Nuceria assunse l’appellativo di Alfaterna per l’arrivo di genti probabilmente originaria della Sabina. Poi dal primo secolo alla fine dell’impero si chiamo Costantia per la fedeltà mostrata a Roma.
Nonostante la denominazione etrusca, Nuceria conservò le lingue l’alfabeto propri e coniò la moneta dal 280 a.C. Nel 49 a.C. ad opera degli eserciti sillani, il nome della città al termine delle ostilità della seconda guerra sociale, si trasformò in Nuceria Costantia – continua – Al suo massimo splendore Nuceria, famosa per la robustezza della cinta muraria e per le notevoli difficoltà nell’espugnarla, racchiudeva le attuali frazioni di Pareti, San Pietro, Pucciano e Grotte, in seguito ricadenti tutti nel territorio urbano di Nocera Superiore”.

Il sindaco poi ripercorre la storia di Nuceria fino al IV secolo a.C. quando sorsero strutture di importanza nazionale come la necropoli monumentale ellenistico romana di Pizzone, il Teatro Romano di Pareti, l’anfiteatro romano le terme romane all’interno del parco archeologico urbano ed il battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore La rotonda.
“Nei secoli successivi le denominazioni delle università medievali Nocera Soprana e Nocera corpo, includenti l’intero territorio dell’attuale Nocera Superiore richiamano di nuovo le predominanti posizioni storiche sul territorio esteso alle pendici dei Monti Lattari.
L’unificazione territori delle università, divenuti liberi comuni, con la soppressione delle feudalità con denominazione Nocera, si rivelò esiziale per gli abitanti dei villaggi superiori per cui venne prodotto il rescritto di separazione e ci fu la conseguenze nascita di Nocera Superiore e di Nocera Inferiore” spiega Cuofano “Ma quando si parla del nostro territorio viene indicato come quello dell’antica Nuceria”.

Cambiare il nome del comune sarebbe per Cuofano il “completamento di un processo che riconosce finalmente l’identità della gloriosa Nuceria alla quale siamo legati in maniera incontrovertibile”.

La scelta di cambiare nome secondo il sindaco rimedia “a una dimenticanza per durata nei secoli e non rende giustizia una delle città più storiche dimenticate della Campania antica come affermava Amedeo Maiuri uno dei maggiori archeologi italiani del secolo scorso”. Una modifica quindi che ” accrescendo il senso di appartenenza al territorio eleva le potenzialità di crescita delle comunità coinvolte e le possibilità di investimento infrastrutturale sul territorio stesso” conclude il sindaco Cuofano.

Valerio Cozzolino – Le Cronache

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