NOCERA INFERIORE. “Per aver magistralmente studiato il mito di fondazione e le vicende storiche che hanno scandito la vicenda venticinque volte secolare della nostra “Città nuova” fino ad assumersi dapprima il gravoso compito di rime – diare al torto arrecatole da Amedeo Maiuri che aveva ammesso di aver trascurato nelle sue peregrinazioni campane proprio Nocera, l’alleata fedelissima di Roma, e finalmente arrivando ad essere di questa nostra città il difensore più tenace nel fermo convincimento che, senza riconoscere a questa il ruolo che ebbe nella Campania antica, nessun reale progresso potrà esserci per la Campania di oggi”: con questa articolata e lucida motivazione la città di Nocera Inferiore ha deliberato alle ore 12,29 di ieri di considerare il prof. Mario Torelli suo cittadino onorario.
Informato dal Sindaco Torquato della deliberazione che lo riguarda, l’illustre studioso gli ha espresso viva gratitudine, preannunciandogli una sua venuta in città nelle imminenti festività pasquali. La concessione della cittadinanza nocerina è stata in qualche modo propiziata da Alètheia, sigla dell’Associazione archeologica del Mediterraneo, che più volte ha voluto a Nocera l’illustre archeologo per raccoglierne i suggerimenti in vista dell’auspicata costituzione di un unico parco archeologico.
Quest’ultimo dovrebbe finalmente riunire Nocera al suo porto di Pompei, facendo cosi rivivere i fasti dell’antica alleata di Roma, appunto Nuceria Alfaterna, distrutta da Annibale nel 216 a. C. e ricostruita, perde creto del Senato romano, più bella e più grande di prima. La realizzazione del Parco, probabilmente il più grande d’Europa, prevede, tra l’altro, l’interramento dalla linea ferroviaria “storica” tra Nocera e Torre Annunziata e shunt di collegamento ferro-gomma in grado di rivoluzionare i collegamenti autostradali e ferroviari della nostra regione.
Il nuovo assetto dell’area rivoluzionerebbe la stessa mentalità dei residenti che, davanti allo scempio della loro terra, violentata e inquinata, hanno perduto l’orgoglio di esserne figli, al punto che molti giovani vorrebbero abbandonarla. Decidere di non andarsene e impegnarsi addirittura a farla rifiorire, sembrerà a molti malevoli una pura ed inutile utopia. Ma, a ben vedere, è veramente inutile solo la vita di chi non sa sognare. D’altro canto, non è solo la storia di Nocera che va riscoperta, perché l’intera provincia di Salerno è lastricata di siti importantissimi e “dimenticati”.
Rosanna Ascione – Le Cronache