Persino il morbo di Parkinson sguazza nel corso d’acqua più torbido d’Europa

Il morbo di Parkinson può essere una patologia la cui incidenza territoriale potrebbe essere correlata al fiume Sarno inquinato?
La Commissione parlamentare d’inchiesta del 2006 ha ritenuto necessario uno studio completo sulla base di alcune considerazioni: tra le cause scatenanti il morbo di Parkinson vi sono l’alimentazione e le cause ambientali esterne.
E’ dimostrata una maggiore diffusione della malattia in campagna, probabilmente a causa dell’esteso ricorso a erbicidi e diserbanti. “Dai dati forniti dal Centro Ricerche sulla Psichiatria e le Scienze Umane di Nocera Inferiore, si evince che diversi giovani di età compresa fra i 17 e 30 anni con sintomi del morbo di Parkinson, sono stati tutti inviati alla struttura di Neurofisiologia del Dsm dell’Asl Sa 1, e che si legge nella relazione parlamentare tutti questi pazienti provengono da Scafati e dintorni”.

Un allarme non di poco conto, quello lanciato dai senatori nel 2006. “In conclusione si ritiene che possa esservi un rischio salute per l’inquinamento del fiume Sarno, per cui sarebbe utile e necessario – scrive la commissione – uno studio epidemiologico approfondito.
Lo studio potrà rilevare l’incidenza delle patologie tramite interviste porta a porta, l’incidenza tramite indagini nei presidi ospedalieri, l’analisi dei dati riguardanti l’inquinamento del fiume per verificare la presenza di sostanze tossiche che pos- sono essere fattori importanti delle pa- tologie.
Occorre pertanto un organismo che coordini le varie fasi, ne sintetizzi i risultati per programmare tutti gli interventi da porre in essere e risponda di tutto quanto prodotto e del risultato finale, che deve essere il risanamento del Sarno e la piena tutela della salute della popolazione interessata”, così si concludeva la relazione parlamentare prodotto nel 2006.

Le Cronache del Salernitano
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