Nocera Inferiore: pronto soccorso dell’Umberto I in tilt

L’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore sta scoppiando: gli accessi al pronto soccorso sono triplicati dopo la chiusura dei reparti di emergenza a Scafati e a Pagani, si registrano carenze organico e spesso si notano – sia nei reparti che nei corridoi – pazienti in barella. Martedì scorso, boom di accessi e ambulanza in fila agli ingressi.

Dopo la dura presa di posizione del sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, che ha parlato di “emergenza bellica” e ha annunciato che scriverà al commissario Postiglione e alla Regione, fanno sentire la loro voce anche gli altri primi cittadini del comprensorio.

“Urge un incontro con il commissario dell’Asl per capire se e come è possibile potenziare il presidio di Nocera Inferiore. Noi avevamo già chiesto circa un mese da un incontro per discutere anche di altre questioni relative alle strutture del nostro territorio, ma non abbiamo ottenuto risposta – ha rivelato Giovanni Maria Cuofano, sindaco di Nocera Superiore, che guarda con attenzione anche al ridimensionamento del presidio di Cava de’ Tirreni -. Lunedì prossimo sarò al Comune di Cava per partecipate a un incontro indetto dall’amministrazione e dedicato proprio alla questione ospedale. Bisogna evitare le battaglie campanilistiche ma impegnarsi per garantire l’assistenza adeguata alla popolazione”.

Auspica un imminente confronto con Postiglione anche il sindaco di Pagani, Salvatore Bottone: “ Speriamo di confrontarci presto con il commissario per valutare le esigenze complessive del territorio. Non è possibile che le persone debbano attendere ore al pronto soccorso prima di ricevere assistenza. Attendiamo risposte anche per il nostro ospedale, che va dotato di radioterapia”.

Teme che i tagli possano mettere in ginocchio la sanità pubblica il primo cittadino di Angri, Cosimo Ferraioli: “I tagli alla spesa pubblica non costituiscono un elemento di vantaggio per la società a maggior ragione per le fasce più deboli – ha spiegato -, dobbiamo fare di tutto per cambiare questo stato di cose. Forse quando si privatizzerà tutto anche sul fronte sanità le coscienze si risveglieranno, sperando che non sia troppo tardi”.

Snocciola numeri emblematici il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo : “La situazione della sanità nell’Agro è ormai al collasso e per capirlo non servivano gli ultimi segnali gravissimi provenienti da Nocera nei giorni scorsi – ha evidenziato -. Paghiamo il prezzo di interventi inaccettabili che fanno sì che oggi su Nocera si riversi una domanda di servizi sanitari, soprattutto di emergenza, proveniente da aree vaste del napoletano e del vesuviano. Ma al di là di questo i numeri sono impietosi: il rapporto medio nazionale posti letto/1000 abitanti è pari a 4, nell’Agro è meno di 2. E nella stessa regione Campania si trovano aree con presenza di posti letto considerevole accanto ad altre come il territorio dell’Agro che pure conta 300 mila abitanti assolutamente sottoservito. Sosterrò ogni azione volta a ridurre questi disagi”.

Per il sindaco facente funzioni di Sant’Egidio del Monte Albino, Francesco De Angelis, che è anche un medico del 118, è necessario riaprire il pronto soccorso di Scafati. “Noi operatori del 118 spesso incorriamo in notevoli disagi quando arriviamo al pronto soccorso dell’Umberto I, che non riesce a far fronte all’elevato numero di richiesti di interventi – ha dichiarato -. Bisogna rivedere l’organizzazione, potenziare Nocera Inferiore, in particolare alcuni reparti, assicurare un triage più approfondito e riaprire Scafati”.

Tiziana Zurro – Agro 24
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