Elezioni regionali maggio 2015
Cosa può fare la Regione Campania per la bici.
Premessa
La Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB onlus) ritiene la mobilità ciclistica elemento fondamentale per una moderna politica di sviluppo economico dei territori, compatibile con la tutela della salute, dell’ambiente e più in generale per la riduzione dell’impronta ecologica e per una migliore qualità della vita dei cittadini.
Considerato che
• il 40% degli spostamenti abituali effettuati in auto in Italia non supera i 2 Km e il 15% non supera il chilometro (dati Isfort),
• l’eccesso di traffico veicolare privato ha effetti negativi sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, condiziona la fruibilità del territorio e genera una pesante insicurezza stradale che si manifesta con un elevato numero di vittime della strada (morti, feriti, disabili), con i conseguenti costi in termini umani e sociali.
Considerato inoltre che la bicicletta
• è un mezzo di trasporto agile, che non ingombra e non inquina, non fa rumore e non produce emissioni di alcun tipo,
• è un mezzo di trasporto compatibile con l’ambiente, particolarmente economico, in termini sia di risparmio che di efficienza energetica,
• è un mezzo di trasporto dalle grandi potenzialità: competitivo, sulle brevi distanze, rispetto all’auto; facilmente integrabile con i mezzi di trasporto pubblici e privati, che permettono di moltiplicare le possibilità di spostamento anche sulle distanze maggiori,
• ha un’elevata sicurezza intrinseca e la sua diffusione, se adeguatamente sostenuta, migliora anche il livello complessivo della sicurezza stradale, riducendo i costi sociali correlati al traffico e all’incidentalità,
tutto ciò premesso si auspica che le istituzioni regionali
• si impegnino a ridurre l’incidenza del traffico privato a motore e il consumo di energie non rinnovabili, favorendo un modello di mobilità dolce per i cittadini di oggi e le generazioni future;
• individuino preventivamente obiettivi e priorità da sottoporre a periodica verifica.
Pertanto, la FIAB chiede
ai candidati alle elezioni regionali 2015 della Campania, ai partiti e alle forze politiche di tutti gli schieramenti, di assumere i seguenti impegni programmatici.
• Una legge regionale per la mobilità ciclistica che indichi obiettivi, strumenti e finanziamenti (le normative regionali della Puglia e la Toscana sono attualmente tra le più complete ed avanzate)
• Istituire l’ufficio regionale di mobilità ciclistica che oltre a coordinare enti pubblici a carattere locale come Gal o altre forme di raggruppamenti di comuni o altri enti come funzioni ex Province, Consorzio di Bonifica, Enti Parco, coordini e faccia da supervisione anche a tutte le sottoelencate attività
• Sviluppare un piano regionale della mobilità ciclistica che favorisca la mobilità verso i nodi di interscambio ed i centri più importanti territorialmente per dotazioni di servizi.
• Promuovere l’intermodalità treno e bici secondo le proposte contenute nella “Piattaforma FIAB per il Treno+Bici” (vedi sito www.fiab-onlus.it), in particolare:
1. Facilitare l’accesso delle biciclette nelle stazioni con la sistemazione di scivoli lungo le scalinate e rampe all’esterno per evitare barriere architettoniche.
2. Riservare parte degli spazi esterni delle stazioni a parcheggio sicuro e coperto per bici.
3. Nelle stazioni, all’arrivo dei treni ciclabili annunciare con altoparlante la posizione della carrozza bici.
4. Prevedere punti di noleggio bici nelle stazioni e, più in generale, l’istituzione di bicistazioni con servizio di custodia, riparazione, vendita accessori.
5. Estendere oltre al week end la gratuità del servizio di trasporto bici sui treni regionali al fine di favorire lo spostamento in bici dei pendolari.
• Attivare una dotazione finanziaria programmata pluriennale per la realizzazione dei piani o programmi regionali o locali di mobilità ciclistica.
• Prevedere contributi ai Comuni per la realizzazione di strumenti utili a moderare la velocità nelle aree urbane, zone con limite di 30 km/h e percorsi casa-scuola.
• La formazione alla promozione della mobilità ciclistica con pubblicazioni testi tecnici, di buone pratiche, per il monitoraggio dell’incidentalità e migliorare la sicurezza stradale e attivare gli uffici mobilità ciclistica comunali, provinciali e regionali;
• Sviluppare un programma specifico per i cicloturismo con tutte le informazioni necessarie e le modalità di intraprendere modi di fare impresa sul tema del cicloturismo;
• Realizzazione di una rete ciclabile regionale – interconnessa con il sistema dei trasporti pubblici e collettivi (treni, trasporti urbani ed extraurbani, porti, aeroporti, sistemi di navigazione) opportunamente strutturati per un utilizzo con la bici – finalizzata sia ai collegamenti tra le città che agli attraversamenti dei centri urbani, tanto per la mobilità quotidiana quanto per quella turistica. Tale rete, le cui direttrici devono essere costituite dalle dorsali dei progetti di rete ciclabile nazionale “Bicitalia” ed europea “Eurovelo” passanti per i territori di competenza, da integrarsi con le reti ciclabili provinciali e locali, deve essere riconosciuta come azione strategica e prioritaria negli strumenti di programmazione e pianificazione regionale.
• Attivare un Sistema Informativo Territoriale (SIT) a supporto della pianificazione e per il censimento;
• Promuovere l’uso della bicicletta per finalità ambientali e di salute pubblica;
• Redigere una mappa degli stakeholder a tema bici che insistono sul territorio regionale per favorire i processi partecipativi e di formazione di nuovi stili di vita.