L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Laura Vigliar, chiarisce in merito alla soppressione del plesso di S.Anna. In una nota inviata dal comune, l’assessore dichiara: “Relativamente alla questione riguardante la soppressione del plesso S. Anna di Fiano, al fine di chiarire le motivazioni della scelta compiuta dall’Amministrazione con delibera n. 316 del 30 novembre u.s., ritengo opportuno precisare quanto segue.
La presenza sul nostro territorio comunale di un plesso come quello di S. Anna di Fiano, costituito attualmente da due pluriclassi di scuola primaria ( con un numero di alunni iscritti superiore di appena due unità al numero massimo di diciotto alunni previsto per la costituzione di un’ unica pluriclasse) e di una sola sezione di scuola dell’infanzia ( con un numero di alunni iscritti inferiore di sei unità a quello minimo previsto per la costituzione di una sezione), è in netto contrasto con le disposizioni ministeriali in materia di formazione delle classi e di costituzione degli organici delle scuole. In particolare, le ultime disposizioni del MIUR a riguardo, diramate con nota prot. n. 6753 in data 27/02/2015, ribadiscono la possibilità di attivare pluriclassi “ solo in caso di necessità, in zone particolarmente disagiate, per evidenti ragioni di carattere didattico e per evitare oggettive difficoltà negli apprendimenti”.
La definizione di “ zona disagiata” è, di norma, riferita ai comuni montani e alle piccole isole e, pertanto non può essere attribuita alla zona in cui sorge il plesso scolastico in questione che, sebbene periferica, non presenta caratteristiche tali da rendere difficili i collegamenti con altre zone della città.
Considerati e valutati, quindi, i disagi minimi che deriveranno all’utenza dal trasferimento degli alunni in altro plesso scolastico, soprattutto se commisurati agli enormi vantaggi che ne deriveranno in termini di opportunità formative e di socializzazione, l’Amministrazione ha ritenuto, nel pieno rispetto della normativa vigente, di adottare un provvedimento che , tra l’altro, comporterà vantaggi all’Ente anche per l’evidente riduzione dei costi di funzionamento e di manutenzione dell’edificio scolastico”.