“Come in un viaggio al principio del tempo, Cristo si è fermato a Eboli”. È la prefazione del romanzo di Carlo Levi ed in questo caso da prendere a prestito per la disfatta dei molossi al Dirceu di Eboli. Si, il Città di Nocera si ferma ad Eboli, una sconfitta maturata nella ripresa contro una Ebolitana rimasta in dieci. E come affermava Nils Liedholm “A dieci si gioca meglio”: i conti tornano e la conferma di questa dichiarazione l’abbiamo avuta oggi.
Una partita in discesa dopo i primi dieci minuti, il gol di Carotenuto come da copione e ospiti in vantaggio. L’Ebolitana però raggiunge il pari, forse un campanello d’allarme. L’espulsione per i locali apre le speranze, con un uomo in più è tutto più facile. Nulla di più sbagliato. I padroni di casa non demordono ed nonostante l’inferiorità numerica raggiungono il vantaggio: partita capovolta, 2-1 e fine del romanzo.
In rete tanti i commenti di delusione, sotto accusa l’allenatore Esposito, reo da quanto si apprende, di non saper gestire un ottimo gruppo. È normale, nel calcio a pagare è sempre l’allenatore e forse i tifosi non hanno tutti i torti: da tempo la squadra non gioca più come nelle prime uscite. Esposito è persona garbata e perbene, tanto che già in altre occasioni si è assunto la responsabilità di questo calo. Cambiare il manico ora? Una soluzione, oppure, l’inizio della fine? Qualcosa bisogna fare, il Sant’Agnello vittorioso contro il Sorrento è già in fuga ed il Città di Nocera non può più perdere terreno.
Giuseppe Colamonaco