Giovedì, 8 ottobre, si è riunita a Casalnuovo (NA), la Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica. Venti i comuni presenti rientrati nell’ambito Ato3, relativamente al servizio idrico, a rappresentare il comune di Nocera Inferiore, l’assessore Saverio D’Alessio. Due i punti fondamentalmente discussi:
– la delibera n. 411 del 9/9/2015 della giunta regionale;
– le partite pregresse ante 2012.
Il progetto di legge regionale, come asserito dall’assessore D’Alessio in una nota, prevede un unico Ato regionale che acquisisce una centralità di gestione e 5 distretti con una funzione secondaria . D’Alessio, aggiunge: “Un direttivo di 15 membri di cui 5 figure date da ogni distretto, più 10 figure date dai comuni ognuna di esse espressa ogni 400.000 abitanti e un direttore generale scelto in intesa col presidente della Regione che decide in maniera centralistica”.
Tale assetto, da quanto appreso, sarebbe lontano dalla ripubblicizzazione dell’acqua come auspicato dalla Rete dei Sindaci e comunque divergente dalle proposte di legge presentate dall’Udc, dal PD e dal Movimento Cinque Stelle.
L’assessore nocerino sulla nuova potenziale normativa, conclude dicendo: “Con questa legge al vaglio, sembra che di fatto scompaiono le assemblee dei sindaci chiesti nel referendum del 2011 ; i comuni non potranno incidere nella gestione, nella manutenzione, sportelli ecc…cosa possibile solo con il ripristino dell’assemblea dei sindaci”.
Per quanto riguarda la questione partite pregresse, la Rete dei Sindaci, puntava sull’annullamento delle stesse, ma come riferito, saranno spalmate nel triennio 2015/2018. In sintesi nel 2015 si pagherá il 10% e nei successivi 3 anni, 30%~30%~30%. Ci sarà un altro incontro, nella speranza che vengano accolte le obiezioni della Rete dei Sindaci.
Redazione