«Si è spenta, assassinata dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e da tutto il Governo Renzi, la SCUOLA PUBBLICA ITALIANA”. Ne danno il triste annuncio tutti gli studenti italiani, dimenticati e non menzionati nella riforma della ‘Buona Scuola’».
Ecco quanto riportato sui necrologi simbolici affissi davanti ai cancelli e ai portoni di molti istituti superiori della provincia di Salerno all’alba dell’inizio del nuovo anno scolastico.
I militanti del coordinamento provinciale salernitano di Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, hanno voluto così manifestare il proprio sdegno contro la riforma della ‘Buona Scuola’ approvata lo scorso luglio.
In realtà è l’estrema unzione alla pubbica istruzione che sta perdendo la sua accezione ‘pubblica’ visto che tale riforma ne prevede una gestione aziendale attraverso logiche clienterali tipiche di chi ha partorito questa mostruosità.
Si preannuncia un autunno caldo: saremo intransigenti contro chi approva porcate quali il nuovo isee e l’insegnamento della teoria gender che calpestano il sacrosanto diritto allo studio e non mancheranno, come sempre, dei nostri gesti di solidarietà verso chi viene ‘mercificato e mortificato’.
Nell’assicurare l’organizzazione di banchetti divulgativi-informativi, intanto, invitamo i genitori a non firmare, presso gli istituti scolastici, il patto di corresponsabilità che prevede l’insegnamento della teoria gender.
Ed infine, ricordiamo che è possibile firmare il quesito per il referendum abrogativo della “Buona Scuola”. C’è tempo fino al 25 settembre 2015 per raggiungere le 500mila firme necessarie per portare il quesito dinanzi alla Corte Costituzionale. Per sottoscrivere il quesito abrogativo è sufficiente recarsi all’ufficio anagrafe del proprio Comune, muniti di un documento d’identità.