C’è indubbiamente un allarme legato all’assunzione da parte dei giovani di droga/alcol; un continuo abuso che sta maggiormente coinvolgendo i minorenni, tra party in discoteca e non solo. In ogni caso credo che l’ emergenza seria ci sia sempre stata e la conseguenza è testimoniata dai recenti e drammatici fatti di cronaca che, negli ultimi giorni, sono stati al centro di notiziari televisivi e articoli di giornale.
La rabbia aumenta quando subentra la decisione di intraprendere seri provvedimenti o presunti tali, solo dopo il verificarsi di morti assolutamente ingiuste ed evitabili.
Anche sui “social” si è acceso un dibattito intorno alle scelte assunte in merito alla chiusura di una delle discoteche più gettonate della nazione, decisione a cui forse ne faranno seguito altre simili.
Il mio personale punto di vista che ovviamente non vuole contraddire l’operato delle forze dell’ordine, si incentra proprio su tale volontà che sta producendo non poche critiche, soprattutto tra gli addetti ai lavori, i quali vivono costantemente la “movida” notturna.
La chiusura delle discoteche può essere un segnale da parte delle istituzioni, una sorta di monito rivolto ai giovani, a chi fa del divertimento uno “sballo” in grado di provocare conseguenze irreparabili e ai gestori di tali luoghi, nei quali si potrebbero incentivare maggiormente i controlli e la sorveglianza a tutela di tutti.
Ma non basta.
Indispensabile è lavorare ed impegnarsi affinché venga inculcata seriamente alle nuove generazioni la cultura della legalità, del rispetto civico, dell’educazione, oltre che del valore della vita, oggi purtroppo vittima di sterili “mode” a cui bisogna far fronte magari prendendo in esame proprio gli stessi episodi di cronaca causati da un abuso di sostanze stupefacenti, disattenzione alla guida e da una violenza dove a predominare è il “bullo” di turno.
Insomma, compito degli adulti, dei genitori, delle istituzioni, compresa la scuola, è di progettare nuove strategie di prevenzione atte proprio a debellare tali fenomeni, grazie ad un programma d’insegnamento, che potrebbe inserisi nell’organizzazione curriculare, volto alla salvaguardia dei sani principi e alla promozione di un divertimento sano e rispettoso, in cui anche un luogo, come la discoteca, possa ritrovare il suo giusto valore, quale centro di aggregazione, estraneo ai classici stereotipi negativi a cui siamo abituati.
Collaborazione e responsabilità, quindi, da parte di tutti, per un cambiamento nei comportamenti, da promuovere e attuare, subito.
Nocera Inferiore lì 11/08/2015
Il Presidente
Maurizio Schettino