Depositata l’indizione del Referendum popolare per l’abrogazione dei capolista bloccati, nella legge elettorale (6 maggio 2015 n° 52) per la Camera dei Deputati.
Il tutto è avvenuto stamane alle 11.00 quando, il comitato promotore, il cui primo firmatario del quesito referendario è prof. avv. Marco Galdi, docente di diritto pubblico presso l’Università di Salerno, si è recato presso la Corte Suprema di Cassazione per ottemperare gli atti necessari. Domani ci sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e partirà la raccolta firme per l’approvazione della richiesta referendaria. Lo stesso Galdi ha inteso spiegare cosa accade attualmente con l’Italicum: «La nuova legge elettorale per la Camera dei deputati (L. 52 del 2015) contravvenendo a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 1 del 2014, ha nuovamente introdotto un sistema che impedisce, in larga misura, la scelta da parte dei cittadini dei propri rappresentati nell’unica Camera del nostro Parlamento destinata a rimanere direttamente elettiva – continua – spetta, infatti, ai Partiti indicare i Capolista in 100 collegi plurinominali, con la conseguenza che chi vince le elezioni, grazie al premio di maggioranza, otterrà 100 deputati su 340 indicati come Capolista e quindi sottratti alle preferenze dei cittadini; chi le perde vedrà eletti 290 deputati in proporzione ai voti ricevuti, tendenzialmente coincidenti con i Capolista». In breve: «390 deputati su 630 saranno sottratti alla libera e democratica elezione popolare… alla faccia della Corte costituzionale e della Sovranità popolare – poi spiega – è evidente che i partiti politici in questo modo si confermano gruppi di potere autoreferenziali, nei quali il Leader dispone in modo verticistico della stessa designazione dei Parlamentari».
Ufficio Stampa
Comitato no capolista bloccati