Il linguaggio della musica etnica, quello della musica jazz, con inserimenti di strumentazione elettronica. Una sonorità che sfocia in uno stile ambient e tocca un raggio ampio, dai temi mediterranei alla cultura scozzese.
E’ l’incontro di tre universi musicali che si contaminano e si fondono, con un sound ricercato che spazia tra jazz, elettronica e sonorità etniche, quello racchiuso nell’Electric Ethno Jazz Trio. La formazione guidata dal sassofonista Stefano Giuliano, di recente costituzione, venerdì 3 aprile a partire dalle ore 22.00, sarà protagonista della rassegna MoroInJazz, ideata da Gaetano Lambiase, nella sala del Jazz Club Il Moro di Cava de’ Tirreni (Sa).
I componenti del gruppo sono Stefano Giuliano al sax, Domenico Andria al basso e Pietro Ciuccio a percussioni e voce.
Il progetto Electric Ethno Jazz Trio ha come scopo quello di unire tutti i linguaggi musicali cercando di dare forma ad un qualcosa che li includa tutti, con continue contaminazioni e richiami, ora alla tradizione, ora all’innovazione e alla ricerca di nuove sonorità.
Le composizioni sono tutte originali, con un lavoro molto lungo per gli arrangiamenti costruiti in sala prove, senza nessuna sovrapposizione tra i tre musicisti, protagonisti, in contemporanea, del momento creativo. La musica del trio finisce per diventare una piattaforma/hub in cui trovano spazio anche la musica cilentana e greca. Electric Ethno Jazz Trio punta a contaminare i linguaggi ritmici e stilistici, anche grazie alle diverse esperienze dei tre musicisti: Stefano Giuliano e Domenico Andria provengono dal jazz, mentre Pietro Ciuccio fonda parte del suo lavoro sul linguaggio percussionistico cilentano.
Il trio nasce dall’esigenza di contaminare il jazz e la bellezza di questa formazione si ritrova proprio nella diversità di ogni singolo concerto. Non c’è nessuno che predomina, ma solo il desiderio di ricercare un nuovo idiomastilistico. L’elettronica, al contrario degli strumenti acustici tipici del jazz, permette di riprodurre un’armonia più ricca, anche dal punto di vista effettistico, attraverso l’utilizzo del wha wha o dell’harmonaizer, oltre ad ampliare la platea che riesce ad identificarsi nelle nuove melodie. All’elettronica poi si aggiunge la funzione ritmica di Pietro Ciuccio, con i suoi colori e le sue percussioni dal mondo, con un sound unico nel suo genere, diretto e fruibile”. Fil rouge della nuova formazione, pronta a calcare venerdì 3 aprile a partire dalle ore 22.00 il palcoscenico del locale del Borgo Scacciaventi, è la volontà di osare e di mettersi in gioco.
Venerdi “MoroInJazz” a Cava de’ Tirreni
© 2015 RIPRODUZIONE RISERVATA