Il Tavolo Tecnico Sarno degli attivisti del Movimento 5 Stelle, in accoglienza delle istanze dei Comitati e in coordinamento con tutti gli stackeholders del bacino idrografico del fiume Sarno che hanno espresso la volontà di una ferma opposizione al fallimentare progetto idraulico del Grande Progetto Sarno (GPS), così come attualmente concepito da Arcadis, in occasione della conferenza conclusiva del Lotto 2 del 23 aprile c.m. ribadisce che si tratta di un progetto altamente rischioso per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini della valle del Sarno. Afferma, sulla base di dati certi forniti da enti di vigilanza regionali, che le condizioni di depurazione del fiume sono, tuttora, pessime per gran parte del corso d’acqua e che le reti fognarie dei Comuni che ricadono nel bacino non sono ancora del tutto completate. La creazione di vasche artificiali di espansione è un danno economico e ambientale di ingentissima entità. La sola manutenzione delle cosiddette “vasche” previste dal GPS andrebbe a gravare per oltre venti milioni annui con una spesa insostenibile, oltre a produrre ingenti quantità di rifiuto speciale. La creazione di una seconda foce del fiume Sarno, prevista dal progetto nel territorio urbano del Comune di Torre Annunziata è uno scempio catastrofico ed un disastro ambientale senza eguali nella storia della nostra Regione Campania. Un vero crimine contro l’ambiente di cui gli Amministratori dovranno rendicontare alla popolazione. Solo per sottolinearne la gravità ricordiamo che la “seconda foce “ sorgerebbe all’interno del Parco Regionale fluviale che considera il fiume Sarno un importantissima risorsa ecologica da tutelare nella sua naturalezza e biodiversità. La “seconda foce “ impatta con un tessuto urbano a forte sviluppo abitativo in aree prive di rischi residuo idraulico. Tale rischio sarebbe, viceversa, introdotto dalla stessa cementificazione di una “seconda foce”.
Vogliamo dare centralita’ al Parco Fluviale del Fiume Sarno
Chiediamo interventi di mitigazione del rischio idraulico compatibili con la natura e l’ambiente. Chiediamo di liberare il Fiume Sarno dalla camicia di forza del cemento.
Chiediamo di restituire al Fiume Sarno i suoi spazi naturali per ricostruire un territorio sano e sicuro, ricco e produttivo.
I nostri “SI” e i nostri “NO” al Grande Progetto Sarno.
SI ALLA CREAZIONE DEL “CORRIDOIO ECOLOGICO” DALLE SORGENTI ALLA FOCE DEL FIUME E DEI SUOI AFFLUENTI
Perché in questo modo il fiume potrà espandersi naturalmente, senza arrecare danni all’uomo, e si ripristineranno aree umide ad elevata biodiversità che attrarranno uccelli, anfibi e pesci
Perché il fiume Sarno è l’UNICO PARCO FLUVIALE DELLA REGIONE CAMPANIA ed ha un importante ruolo di connessione della Rete Ecologica dei parchi del Vesuvio, Monti Picentini, Monti Lattari, Punta Campanella
NO ALLA COSTRUZIONE DI “VASCHE ARTIFICIALI DI ESPANSIONE” E ALLA RISAGOMATURA INVASIVA DELL’ALVEO E DEI CANALI
Perché le vasche distruggeranno circa 100 ettari di terreni coltivati e altamente produttivi Perché la pulizia delle vasche costerà ai cittadini oltre venti milioni all’anno e per sempre, aumentando il monte rifiuti della nostra regione.
Perché la risagomatura dell’alveo e dei canali imbriglierà ulteriormente gli argini con colate di cemento e interferirà con opere civili come gasdotti e ponti che dovranno essere deviati.
SI AL “RIPRISTINO DELLO STAGNONE” DI RETRO SPIAGGIA A ROVIGLIANO
Perché l’ecosistema di foce è uno degli habitat che è obbligatorio difendere dalla cementificazione selvaggia, grazie al suo ruolo ecologico e produttivo.
Perchè è possibile ricostruire in meno di 2 anni l’ecosistema di interfaccia mare-spiaggia, grazie al quale gli avannotti (bianchetto) potranno ritornare nella “nursery” naturale dello stagnone per rimanerci fino all’età adulta.
Perché è necessario creare una Zona di Protezione Speciale per la tutela degli uccelli.
NO ALLA COSTRUZIONE DELLA “SECONDA FOCE DEL FIUME”
Perché distruggerà per sempre il litorale di Torre Annunziata,destinato per vocazione alla balneazione e alla fruizione turistico-culturale.
Inoltre chiediamo il completamento e l’adeguamento della depurazione delle acque reflue civili ed industriali e delle fognature con la creazione di una rete duale distinta per le acque meteoriche/nere. Il controllo puntuale degli scarichi e dei rifiuti industriali con sanzioni disincentivanti per chi inquina il fiume e i torrenti affluenti di tutto il bacino. Il controllo dell’ambiente rafforzando le risorse ad esso dedicate.
Gente del Sarno. Sit-In presso l’Arcadis, contro il progetto GPS
© 2015 RIPRODUZIONE RISERVATA