Venerdì 17 aprile 2015, si è tenuta la prima riunione del coordinamento cittadino del PD dopo l’assemblea straordinaria del 22 marzo.
Durante il corso della riunione che si è svolta in un clima sereno, la minoranza targata #CambiaMenti ha invitato il Coordinatore a tenere nel dovuto conto ed a rispettare quanto più possibile il pluralismo che è emerso nel partito cittadino, facendo del Coordinamento il luogo in cui questo pluralismo possa esprimersi nel rispetto reciproco delle posizioni di maggioranza e minoranza, così come statutariamente previsto e come si addice a un partito che si connota per la garanzia di democrazia interna quale è il partito democratico.
Dal dibattito congressuale non è emersa alcuna posizione unitaria e nemmeno largamente maggioritaria.
Inoltre dagli interventi che si sono succeduti venerdì sera non è emersa una unanimità né sui punti della relazione del Coordinatore, né su tutte le impostazioni di indirizzo politico che questi intende adottare per il futuro del partito.
La democrazia interna e il rispetto delle minoranze si basano su regole semplici e chiare, una delle quali impone di approfondire le diverse posizioni esistenti su ciascun punto sottoposto al dibattito politico affinché le decisioni che vengono prese dal coordinamento o le eventuali discordanze siano palesi e possano essere comunicate all’esterno in modo preciso .
Siamo certi che, proprio per la comune volontà di avviare un “nuovo corso” in un’atmosfera di rispetto e di riconoscimento reciproco, il Coordinatore saprà tenere nel dovuto conto delle posizioni in campo e vorrà tenere fede a quando enunciato nella sua relazione.
Adelina Tirelli, Alfonso Boffardi, Cristina Oliveto, Dina Pagano, Domenico Siniscalchi, Emiddio Siani, Enza Sonetti, Ettore Verrillo, Felice Ianniello, Giacomo Apicella, Giancarlo Di Serio, Ilaria Granito, Martino Coppola, Nicola Maisto, Paolo Donnarumma, Pina Scannapieco, Raffaele Citarella, Renato Guerritore, Salvatore Forte, Stefano De Prisco, Veronica Stile, Vincenzo Stile.
Nocera Inferiore, riunione PD: la posizione di Cambiamenti
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